Simeone, Ilic e Casale: il Verona apre la porta alla Lazio

Il presidente del Verona, Setti: “Le possibilità di chiudere un affare sono alte, forse se ne possono fare anche due…”

Un mercato da sfruttare. Nei mesi scorsi Sarri ha spesso ribadito quanto, per il progetto Lazio, sia importante non sbagliare nemmeno una sessione di mercato. In estate i biancocelesti dovranno rivoluzionare la rosa (sicuri partenti Luiz Felipe, Leiva e Strakosha, tutti da svincolati, ai quali si potrebbero aggiungere, se arrivassero offerte giuste, anche Acerbi, Luis Alberto o Milinkovic), motivo per il quale si stanno già muovendo per costruirla.

Gli obiettivi

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Intervenuto a Radiosei il presidente del Verona Maurizio Setti ha ammesso di essere in contatto con la Lazio per Casale, Ilic e Simeone: “Casale è un giocatore osservato da tanti club, la Lazio ha dimostrato interesse già a gennaio ma non era pronta a prenderlo – ha spiegato -. Chi lo vuole deve sbrigarsi perché determinati giocatori vanno presi/venduti prima dell’inizio del ritiro. Ilici e Simeone? Sono giocatori che costano… Non credo che si possa fare una maxi operazione con Casale, Ilic e Simeone perché questi giocatori sono i nostri pezzi pregiati, servono al nostro sostentamento e quindi vanno pagati. Ho consigliato a Lotito cosa fare con questi 3 giocatori, penso che la percentuale di chiudere un affare con la Lazio sia alta, forse se ne possono fare anche due, ma dipende dalla Lazio e dai suoi piani di mercato”. Anche perché il Verona non accetterà scambi atti ad abbattere i costi: “Noi non cerchiamo scambio di giocatori anche perché i calciatori della Lazio guadagnano troppo per noi, le trattative sono quindi basate sul cash”. Un apprezzamento particolare Setti se lo è lasciato sfuggire su Ilic: “Ricorda Jorginho: forse gli è inferiore nel palleggio ma considerando struttura, ritmo e intensità credo che nel complesso sia perfino superiore, potrebbe giocare nei migliori club d’Europa. Credo che potrebbe essere il giocatore giusto per sostituire Leiva, ma è un’operazione costosa. Lotito è un signor presidente, molto attento alla gestione, merita i miei complimenti in tal senso”.

Il Verona

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Il club gialloblù, nelle scorse settimane, ha dovuto accettare gli addii di mister Tudor e del direttore sportivo D’Amico: “Il calcio oggi è cambiato, bisogna andare d’amore e d’accordo ogni anno, i contratti non contano. Il mister dopo che gli ho detto quale sono i piani per il futuro, ha deciso di fare un passo indietro perché ambisce a qualcosa di più. Discorso simile vale per D’Amico che per me era come un figlio. Quando si ottengono determinati risultati il merito non è mai solo di un singolo. I primi complimenti vanno al tecnico e ai giocatori che hanno creato un ambiente per il quale chiunque viene a Verona riesce a inserirsi in fretta e a dare il massimo. In questi 10 anni di gestione credo che abbiamo costruito molto. Per l’anno prossimo il nostro obiettivo resta la salvezza”.

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