Sileri: “La Serie A non va fermata”. Speranza: “Dovremo resistere altri 7-8 mesi”

Il ministro della Salute: “La priorità sono le scuole, non gli stadi. Torneremo nei luoghi affollati, ma non oggi”

In attesa di conoscere le decisioni su Genoa-Torino di sabato, il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri è intervenuto dando garanzie sulla regolare prosecuzione della stagione. “Se c’è una squadra con molti positivi, quella squadra ovviamente avrà dei problemi per giocare, ben diverso è avere altri positivi in tutte le altre squadre. Al momento il rischio di sospensione del campionato non c’è, perché il problema riguarda un’unica squadra – ha spiegato ai microfoni di Radio Cusano Campus —. Se solamente una squadra ha questi problemi, bisognerà trovare una soluzione per quella squadra, se invece dovessero esserci tanti positivi in tante squadre allora il problema è più ampio, ma non credo che oggi debba essere sospeso il campionato, a meno che non si trovino nei prossimi giorni altri positivi in altre squadre. Giocare al calcio è un lavoro e comporta dei rischi, il rischio non potrà mai essere zero. I giocatori lo hanno accettato, ma bisognerebbe evitare i contatti non necessari, come gli abbracci durante le esultanze”.

Cancellato l’allenamento del Genoa

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L’allenamento del Genoa è stato cancellato su disposizione della Asl. Lo rende noto il club rossoblù che aveva previsto una seduta alle 15 con 12 calciatori della prima squadra, divisi in due gruppi di massimo 6 persone. La Asl ha disposto per le ore 13 di oggi nuovi tamponi rapidi e in seguito all’esito dei test, si valuterà la possibilità di dare un il via libera all’allenamento nel pomeriggio o più probabilmente domani (per approfondire leggete qui).

Speranza: “La priorità sono le scuole, non gli stadi”

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Restando in ambito sportivo, il ministro della Salute Roberto Speranza ha dichiarato che al momento “la priorità sono le scuole e non gli stadi”. Lo ha rimarcato prima di entrare questa mattina allo stabilimento della Sanofi di Anagni (Frosinone), dove partirà la produzione del vaccino anti-Covid, aggiungendo: “Torneremo in stadi e luoghi affollati, ma non oggi. Dobbiamo resistere con il coltello tra i denti ancora per 7-8 mesi”.

Conte: “Chiederemo proroga fino al 31 gennaio”

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Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha confermato la volontà del governo di chiedere una proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio. “Ieri sera abbiamo fatto un aggiornamento sul punto, abbiamo convenuto che allo stato della situazione che continua a essere critica e richiede la massima attenzione di tutti, andremo in parlamento a proporre la proroga dello Stato di emergenza fino alla fine di gennaio 2021”, ha detto a margine della visita in un istituto di San Felice a Cancello, in provincia di Caserta.

Il virus nel mondo

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Nel mondo sono saliti a 33.881.272 i casi di coronavirus. Dall’inizio della pandemia 1.012.980 persone sono morte. Lo riporta la Johns Hopkins University and Medicine. Gli Stati Uniti ieri hanno raggiunto la cifra di 7.227.779 casi confermati e 206.859 morti. Anche se New York non è più lo Stato con il maggior numero di infezioni, è ancora il più colpito in termini di decessi con 33.153, più del Perù, della Francia o della Spagna. Solo nella Grande Mela sono morte 23.823 persone.

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