Shock a Foggia, incendiata la porta di casa dell’ex capitano Gentile

Il calciatore era in casa con la moglie e i due bambini. Il motivo? L’avversione dei tifosi per la società. Il sindaco Landella: “Sono dei balordi”

Inaudita aggressione a Foggia. L’ex capitano del club Federico Gentile, 35 anni, si trovava in casa con la moglie e i due figli, quando ha visto del fumo provenire dall’ingresso. Alcune persone hanno incendiato la porta della sua abitazione. Tutto in piena notte.

Roberto Felleca, presidente del Foggia, ha condannato il gesto attraverso un comunicato: “Federico era sul divano con le figlie e ha visto il fumo entrare in casa. Poteva succedere una tragedia, fortunatamente sono intervenuti i vicini con dei secchi d’acqua e hanno spento le fiamme”.

Sindaco

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Anche il sindaco di Foggia, Franco Landella, ha condannato l’accaduto con parole dure: “Abbiamo a che fare con balordi- Non possiamo restare inermi davanti a un episodio così terribile e violento”. E ancora: “Non è giusto che una sparuta minoranza criminale e violenta debba rovinare l’armonia di un’intera comunità: non possiamo stupirci se il nostro amato territorio finisca in fondo alle classifiche sulla qualità della vita. Non stupiamoci se qui la gente ha paura, questo clima di sospetto e terrore spaventa gli investitori e tutte le persone di buona volontà che vogliano scommettere su questa terra. Foggia non ci sta”.

Il motivo

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Gentile non è più il capitano del Foggia da qualche mese, ormai si è deciso di fare a rotazione. E non è un caso, perché la scelta di togliergli la fascia è figlia della contestazione tra i tifosi e la società del presidente Felleca, insieme al d.g. Ninni Corda. Tutti e tre si sono trasferiti in città da Como nel 2019, e Gentile è una sorta di rappresentante in campo della dirigenza. Felleca e Corda, dopo aver rilevato il titolo sportivo del Foggia l’anno scorso e averlo fatto ripartire dalla D, hanno comprato Gentile, centrocampista romano con loro a Como. Tutto ok fino al lockdown, poi la situazione è precipitata. Felleca – in contrasto con la socia Mariassunta Pintus – ha ipotizzato di cedere la società al finanziere foggiano Raffaello Follieri, ma la piazza non ha gradito e ha iniziato a contestare. Anche in modo duro. Alla vigilia della sfida contro il Bari – poi vinta dal Foggia – alcuni ignoti hanno inciso sull’erba dello stadio Zaccheria una scritta pesante, invitando la dirigenza ad andare via. Ora l’incendio della porta di casa di Gentile, con due bambini in casa. Poteva essere una tragedia.

Ghirelli

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Anche la Lega Pro condanna l’accaduto. Questo il messaggio del presidente Francesco Ghirelli sui canali ufficiali: “Se non ci fosse la pandemia sarei già a Foggia come feci, qualche tempo fa, per un atleta di grande spessore umano come il portiere Ginestra”.  A Federico e alla sua famiglia – si legge nel comunicato – va la solidarietà della Lega Pro e di tutti i suoi club. La violenza deve essere bandita e non deve mettere in pericolo la vita di nessuno.  Il Presidente Ghirelli ha lungamente parlato con il prefetto dott. Raffaele Grassi e con il questore dott. Paolo Antonio Maria Sirna e li ha ringraziati per l’attività di prevenzione e contrasto che le Forze dell’Ordine stanno svolgendo. Il presidente ha anche avuto una conversazione telefonica con Roberto Felleca, presidente del Foggia.

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