Sgarbi: “San Siro non si tocca. Lo dice la legge, non autorizzeremo mai la demolizione”

Il neo sottosegretario alla Cultura: “Lo stadio è del 1926, c’è un vincolo automatico. Capisco il sindaco Sala ma questo errore non si farà”

Un messaggio che non farà piacere a Milan e Inter: “Il Meazza non si tocca e non lo dice Sgarbi, è la legge”. Lo ha dichiarato oggi il neo sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi. San Siro “è del ’26, sarebbe come buttare giù l’Eur a Roma, quindi è naturalmente vincolato perché il vincolo sarebbe automatico oltre i 70 anni, non si può buttare giù.

Se serve un vincolo lo metterò. Ma non occorre un vincolo per salvarlo, semmai servirebbe una decisione del ministero per dire abbattetelo e non arriverà mai. Dal ministero non arriverà mai”.

sala

—  

“Capisco Sala (il sindaco di Milano, ndr.) ma io metto la Pietà Rondanini e la sua collocazione come l’emblema di un errore che non si ripeterà – ha concluso Sgarbi, criticando il nuovo allestimento dell’opera di Michelangelo al Castello Sforzesco -. Qui questo errore non si farà. Nessuna soprintendenza dirà che si può demolire”. Un brutto colpo per le speranze di Milan e Inter di avere un nuovo stadio nella zona attuale, le squadre si vedrebbero costrette a pensare a un’altra zona dove costruirlo (nel caso dei rossoneri si tornerebbe all’ipotesi Sesto San Giovanni).

Precedente La Curva Nord dell'Inter: "Mercoledì contro il Bologna tifiamo per Vittorio" Successivo Pronostico Milan-Spezia: a San Siro la difesa è solida, ma i precedenti...