Sfogo Mou: “C’è gente che ride con le tasche piene di soldi. Scontento del club? Bugia”

Il tecnico torna sul 6-1 subito in Norvegia: “Il responsabile sono solo io. Mi aspetto più giocatori? Come tutti. Se mi potranno aiutare a gennaio o la prossima estate li ringrazierò. Col Napoli sarà difficile, ma neanche facile per loro”

“Preferisco perdere una partita 6-1 che sei volte 1-0. Ma quella sconfitta lì non si può dimenticare, purtroppo resterà nella storia mia e in quella della Roma”. José Mourinho torna sulla sconfitta storica di giovedì scorso, in casa del Bodo. E decide di archiviarla definitivamente, affondando il colpo sul passato del club giallorosso.

L’affondo

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“C’è gente che oggi ride di quello che ha fatto nella Roma. I Friedkin hanno ricevuto tra le mani tanta m…, tanti errori di altri, lo stesso è successo a Tiago Pinto. La proprietà ha speso tanti soldi per rimediare a cose fatte prima e la gente ride. Ride con le tasche piene di soldi, però, con commissioni milionarie, anche doppie. Abbiamo speso per cercare di pulire e creare le condizioni per il successo di un progetto che però ha bisogno di tempo. Ma se leggo che io non avrei un buon rapporto con società, questa è una bugia. Io ho grande rispetto per i Friedkin e per Pinto. È normale che vorrei più giocatori, ma ho accettato questo lavoro sapendo la situazione. Se mi potranno aiutare a gennaio o la prossima estate li ringrazierò. Ma della sconfitta di Bodo sono io l’unico responsabile: ho deciso di far giocare una squadra che rischiava di perdere, non immaginavo un tale disastro. L’ho fatto per paura degli infortuni, del vento, del sintetico e per i molti impegni che abbiamo davanti a noi”. Poi Mou parla della panchina e delle cosiddette riserve, quelli che sono finiti nell’occhio del ciclone e della sue critiche post-partita. “Volevo dare un’opportunità a dei bravi ragazzi, che lavorano e che meritavano di averla. Quando abbiamo vinto 4 partite ho parlato di San Pietro. Noi in alcune posizioni abbiamo delle alternative, in altre no. Stiamo costruendo una squadra, dobbiamo costruire una rosa. Ed è normale che serva intervenire di più sul mercato. Domani con il Napoli in panchina non avremo giocatori scarsi, ma bambini di 17-18-19 anni”. E tra questi anche Filippo Missori, un terzino destro che si è affacciato ora nella Primavera.

La sfida

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E allora c’è da pensare di più al Napoli, una partita che può far ritornare il sorriso in casa giallorossa. “Ma non parlerei di partita della svolta. Stiamo facendo un campionato positivo, con più performance che risultati, potevamo sicuramente avere più di 15 punti. Ma la partita con il Napoli non la vedo come una svolta ma come una partita per vincere. Sarà difficile, ma neanche facile per loro. E se noi dovremo fare attenzione a Lozano, Politano e Insigne, loro dovranno preoccuparsi di Mkhitaryan, El Shaarawy e Zaniolo”. Già, Zaniolo, pronto per giocare: “Sì, sia lui sia Karsdorp, la formazione sarà la stessa che ha iniziato la partita contro la Juventus. E non mi preoccupo neanche degli scontri diretti e di questa tradizione sfavorevole. Noi negli ultimi due anni siamo arrivati sesti e settimi, dovessimo migliorare senza neanche vincere uno scontro diretto mi andrebbe bene lo stesso”. Infine la questione degli infortuni: “Nel ritorno con il Bodo giocheranno i titolari e se qualcuno si infortunerà pazienza. Una delle nostre grandi preoccupazioni è la cicatrice che abbiamo ereditato a livello di infortuni: io non ho mai visto una lista così lunga come quella che ha avuto la Roma negli ultimi 4-5 anni. In Conference comunque sono certo che passeremo il turno e che arriveremo fino in fondo”.

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