Sfogo Griezmann dopo la Juve: “È colpa nostra, manca la voglia di lottare!”

GriezmannGriezmann

Nella stagione in cui il Barcellona fa registrare il suo peggior avvio negli ultimi trent’anni, la Champions League per i blaugrana sembrava poter rappresentare un’oasi di serenità. Fino alla partita contro la Juventus, per i blaugrana erano arrivate cinque vittorie in altrettanti match, compresa quella per 0-2 all’Allianz che sembrava aver messo in ghiaccio il primo posto, oltre che la qualificazione alla fase a eliminazione diretta. Ma questo è davvero un anno particolare per i catalani e la debacle contro i bianconeri tra le mura amiche del Camp Nou significa anche un altro record negativo: è la prima volta che vincendo le prime cinque partite una squadra non passa come prima.

MANCAVA TUTTO . Ormai, del resto, a delusioni del genere da quelle parti sono abituati. Così come si è abituato Griezmann, arrivato con la voglia di spaccare il mondo ormai una stagione e mezza fa, ma mai davvero decisivo nell’economia della squadra. Il Piccolo Diavolo però è uno di quelli che dopo la sconfitta ci mette la faccia, come raccontano le dichiarazioni riportate da AS. “Cosa è successo? Ottima domanda, in pratica non siamo scesi in campo. Nel primo tempo ci sono passati sopra. Mancanza di voglia, di atteggiamento, non abbiamo difeso, non abbiamo attaccato”. Non proprio la descrizione di una buona partita. E viene logico chiedersi se dipenda tutto quanto dai calciatori.

(Photo by Alex Caparros/Getty Images)

BRUTTA FIGURA – Griezmann, almeno, la pensa così. “E di chi altro deve essere la colpa se siamo noi che giochiamo? Dobbiamo lavorare e migliorare. Avere voglia di lavorare, di giocare e di andare avanti”. Complicato comunque trovare le ragioni di un crollo del genere da parte del Barça. “I motivi possono essere molti, ma se vogliamo cercare scuse… Dobbiamo guardare alla partita di domenica. Quella di oggi è una brutta figura, per l’immagine che abbiamo dato, per la gente, per i tifosi. Dobbiamo porci obiettivi diversi, abbiamo il livello e il talento per poterlo fare. Dobbiamo lavorare e correre, non serve a nulla fare come nel primo tempo”. Anche perchè la crisi ormai è aperta e c’è da capire come uscirne nel minor tempo possibile…

<!–

–> <!–

–>

Precedente Inaugurazione del nuovo stadio in Qatar: il 50% dei biglietti ai guariti dal Covid Successivo Inter, il contrappasso danese: Conte si affida ad Eriksen nella serata più delicata