Sette colpi in otto giorni: da Pinamonti a Pjanic, ecco lo sprint finale di mercato

Chi darà una nuova chance a Lapadula? Il ricco ingaggio della punta del Benevento è solo uno degli ostacoli che ha frenato l’addio dell’attaccante italiano naturalizzato peruviano dalla Campania. L’ex Milan è reduce da un campionato da 8 gol ma tanti alti e bassi sotto la guida di Inzaghi, non abbastanza a 31 anni per conquistare il ruolo di prima scelta di qualche pretendente. Lo stipendio da 1,6 milioni in caso di partenza sarà ritoccato al ribasso, ma rappresenta uno scoglio insuperabile per le attuali pretendenti che si sono informate. Il giocatore ha mandato segnali chiari e aspetta un’offerta dalla Serie A, intanto il Benevento non lo ha convocato per la sfida con l’Alessandria. Vigorito ha fatto sapere al giocatore che vuole accelerare in caso di cessione per avere tempo di trovare un sostituto all’altezza e il tempo stringe. La Sampdoria da settimane è in contatto con l’entourage di Lapadula ma non ha ancora deciso se accelerare. L’Udinese è entrata in scena col gradimento di Gotti per la punta, ma anche in questo caso non è ancora arrivato nulla di scritto dal Friuli sulla scrivania di Vigorito. Terza incomoda può essere il Verona, impegnata su diversi tavoli di trattative. Tra Pinamonti e Lammers, se gli affari dovessero sfumare o andare per le lunghe senza sbocchi, Lapadula potrebbe tornare un nome di moda per i veneti, a caccia di gol per Di Francesco. (Luca Pessina)

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