Serpentara. Lustrissimi: «La semifinale di Coppa? Che gioia»

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Serpentara. Lustrissimi: «La semifinale di Coppa? Che gioia»

Il centrocampista: «La semifinale di Coppa? Che gioia»

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Il centrocampista: «La semifinale di Coppa? Che gioia»

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BELLEGRA E OLEVANO – Il Serpentara potrà godersi le feste natalizie con serenità. L’attesa sfida di ritorno dei quarti di finale di Coppa Italia di Eccellenza contro il Civitavecchia ha dato l’esito sperato: i ragazzi del presidente Luciano Ferro hanno vinto 2-1 al Savoia e, dopo il 2-2 dell’andata, si sono guadagnati il pass per le semifinali che si giocheranno l’11 e il 25 gennaio. «Una bella soddisfazione – dice l’esperto centrocampista Renato Lustrissimi, rientrato al Serpentara durante la finestra di dicembre dopo la parentesi all’Albalonga – Tra l’altro il verdetto della sfida col Civitavecchia è assolutamente meritato perché abbiamo praticamente fatto sempre noi la partita. Nel primo tempo abbiamo colpito una traversa con Giustiniani e creato altre occasioni, poi nella ripresa abbiamo subito un rigore abbastanza ingenuo e siamo andati sotto a un quarto d’ora dalla fine. Ma la squadra, nonostante fosse pure in emergenza, non ha mai perso la testa e ha pareggiato i conti poco dopo con Porzi, prima di siglare la rete del definitivo 2-1 con Tozzi in pieno recupero». La Coppa Italia d’Eccellenza “pesa” meno di quella di Promozione, ma giocare la fase nazionale farebbe di nuovo respirare al Serpentara un odore di serie D. «Una semifinale di Coppa non è una cosa da tutti – rimarca Lustrissimi –. Questa competizione, inizialmente, viene presa un po’ sotto gamba da tutti, ma poi fa gola ed è sempre un trofeo importante. Ci siamo costruiti questa opportunità e ora vogliamo sfruttarla fino in fondo e poi l’eventuale percorso in Coppa farebbe anche punteggio in un ipotetico discorso di ripescaggio».

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CAMPIONATO – Anche in campionato il Serpentara non mollerà nulla. «Il Cassino probabilmente è irraggiungibile e anche quello per il secondo posto è un discorso complicato, ma non lasceremo nulla di intentato». L’ex capitano del Serpentara spiega poi i motivi che lo hanno portato a ritornare nel club di Bellegra e Olevano. «Quello dell’Albalonga era un progetto allettante, probabilmente l’unico che mi poteva far lasciare questo club. Ho giocato pochissimo e avevo voglia di ritornare “a casa”, quindi non ci ho pensato un solo momento quando ce n’è stata la possibilità».

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