Serie A, Torino-Napoli 0-5: doppietta Callejon, Sarri al secondo posto

Serie A, Torino-Napoli 0-5: doppietta Callejon, Sarri al secondo posto
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Cinque gol all’andata, cinque gol al ritorno. Oltre allo spagnolo vanno in rete Insigne, Mertens e Zielinskitwitta

TORINO – Cinque gol all’andata, cinque gol al ritorno (doppietta di Callejon, reti di Insigne, Mertens e Zielinski): e stavolta i granata non segnano manco un golletto della bandiera, a differenza del tris firmato a Napoli. Gli azzurri di Sarri devastano il Toro, che in casa non perdeva dal derby dell’11 dicembre, e tornano a sorpassare nella corsa Champions la Roma, in attesa che si giochi la partita dei giallorossi con i bianconeri. Una rete nel primo tempo, 4 nella ripresa: ma già dopo 45 minuti il Napoli, con il suo attacco da record mondiale, avrebbe potuto essere largamente in vantaggio, se solo non avesse sprecato un gol dopo l’altro. Poi, dopo il 2 a 0 di Insigne, è stata letteralmente una mattanza, per il Toro. E un’esibizione spettacolare, per i napoletani. Con subito una puntualizzazione: la differenza abissale di qualità tra le due squadre è stata persino amplificata, in questo caso, dal modulo granata, perennemente in inferiorità numerica nel cuore del campo, con solo due centrocampisti di ruolo. E adesso la cronaca del match.

Torino-Napoli 0-5: tabellino e statistiche

BASELLI RECUPERATO IN EXTREMIS – Toro con Carlao al posto dello squalificato Moretti, e Benassi in luogo di Acquah (anche lui fermato dal giudice) al fianco di Baselli, recuperato in extremis (era uscito malconcio dal derby). Per il resto: tutto come da previsioni, attorno al 4-2-3-1. Lo stesso dicasi del Napoli, con il suo miglior attacco del campionato costruito sul tridente Callejon-Mertens-Insigne, con Hamsik libero di inventare alle loro spalle o sulla linea della trequarti (e così il 4-3-3 diventa spesso un 4-2-3-1, a specchio con i granata). Si comincia. E l’equilibrio iniziale si rompe in fretta. Il Napoli passa presto, già al 7’, con Callejon, perso da Carlao, al termine di un fraseggio che lo libera davanti ad Hart (assist di Allan): diagonale secco e azzurri in vantaggio. E vicinissimi a raddoppiare al 19’, ancora con lo spagnolo, e ancora perso dal brasiliano: Callejon riceve da Hysaj, fa secco Rossettini e tira di nuovo sul palo lontano, ma stavolta la palla sfiora il palo. E Napoli a un passo dal 2 a 0 anche al 20’, con Insigne, solo davanti al portiere, con Rossettini andato per farfalle: ma il facile pallonetto da posizione centrale è gettato alle ortiche, troppo alto. Così come tarato sopra la traversa è anche la palombella in diagonale sempre del furetto napoletano, al 31’, stavolta servito da Hamsik in area. E il Toro? Ora sbilanciato, ora oppresso, ora vanamente alla ricerca di varchi. Troppo differente è la qualità generale degli interpreti, troppo più forte e tecnico e rapido (e ben disposto tatticamente) è il Napoli. La difesa granata balla di continuo, Zappacosta soffre da morire Insigne, Carlao e Rossettini non trovano mai riferimenti agevoli, Molinaro va sulla giostra con Callejon, mentre davanti a loro Benassi e Baselli sono presi sovente d’infilata da Hamsik e compagnia operante a centrocampo: là dove il Napoli decolla, e il Toro naufraga, tanto più in inferiorità numerica (forse oggi con tre centrocampisti di ruolo qualche spazio in più sarebbe stato coperto…). Boyé perde una miriade di palloni, è un fuscello. Iago non incide mai, Ljajic non va oltre la buona volontà, e Belotti appare spesso fin frustrato: mal servito o frettoloso nel giocare la palla. E con un Koulibaly sempre imperioso e ben piazzato, come Albiol. Uniche occasioni per i granata: 22’, tiro alto di Ljajic da fuori; 26’, botta al volo di Belotti in giravolta, parata facilmente da Reina; 39’, tiro dal limite fuori ancora del Gallo. Insomma, il primo tempo finisce 1 a 0, ma per il Toro (incapace di scovare pure ardore e velocità) poteva andare decisamente peggio, nel risultato.

LA POTENZA E LA DISFATTA – Lombardo (Mihajlovic è in tribuna, squalificato)  non cambia. Idem Sarri, ovviamente. Il Toro spinge e si illude: 3’, Boyé, Belotti, Benassi, che tira da fuori: la palla rimbalza in maniera insidiosa davanti a Reina, costretto alla non facile respinta. 11’, tiro a giro dal limite di Boyé di poco fuori. Ma è, per l’appunto, un’illusione. 15’, ripartenza micidiale del Napoli, post svarioni di Iturbe (entrato intanto per Boyé) e Carlao. Allan per Mertens per Insigne, tutto solo in mezzo, e fucilata davanti ad Hart: 2 a 0. 17’, splendido duetto in area tra Callejon e Mertens, botta del belga, parata. 27’, altro contropiede perfetto, con i granata fatti a fette per mezzo campo: volata di Insigne per Mertens e 3 a 0 (colpevole anche Hart, fregato sul suo palo). Il Toro si spappola, il Napoli si diverte, fa quello che vuole, gioca al gatto col topo e poi lo sbrana. 31’, il 4 a 0 di Callejon, in scivolata da due passi, servito dalla sinistra da Ghoulam. 33’, il 5 a 0: Callejon, indisturbato, addomestica un pallone in area e lo appoggia centralmente a beneficio di Zielinski (che aveva sostituito Allan), e il polacco cala il pokerissimo. La potenza spettacolare del Napoli è servita, come la disfatta granata.

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