Il tecnico: «Sono deluso, poteva scrivere un’epoca del calcio italiano per le sue doti naturali ma non ha fatto nulla per migliorarsi»
GENOVA – Eugenio Fascetti conosce molto bene Antonio Cassano e nel parlare di lui non si risparmia. Anzi, ci va con la mano pesante. Il tecnico, che lo aveva lanciato ai tempi del Bari, si ritiene deluso dal talento di Bari Vecchia e crede sia arrivato il momento per lui di smettere con il calcio. Queste le sue parole: “Era tornato a casa sua ma ha trovato il modo di litigare un’altra volta, può anche appendere le scarpette al chiodo. Di talenti così ne ho visti pochi – dice a Sky Sport – ho cercato di spiegargli certe cose, ma ormai non lo sento dal suo matrimonio, saranno 7-8 anni. Dura che trovi una squadra a gennaio. Da ragazzino era un talento enorme, con me non ha mai avuto problemi ma aveva 16-17 anni. Non lo puoi imbrigliare in campo, ma fuori ci ha messo molto del suo, non si può sempre scusare”.
SONO DELUSO – “Sono deluso, poteva scrivere un’epoca del calcio italiano per le sue doti naturali ma non ha fatto nulla per migliorarsi, se l’è cercata. Quando uno va al Real Madrid in quelle condizioni fisiche vuol dire che ha capito poco del calcio moderno dove la tecnica non basta più. Se vuole venire a parlare con me volentieri. E’ stato un fuoriclasse che non si è espresso al 100% e veder buttare via un talento di quel tipo non mi ha fatto piacere”.
