Serie A Roma, processo a Spalletti. Ha sbagliato lui

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Serie A Roma, processo a Spalletti. Ha sbagliato lui
© Bartoletti

L’addio alla Champions brucia. Mosse poco chiare, gestione delle gare errata. Così il tecnico ha buttato via il primo obiettivo

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ROMA – Gestione nervosa, scelte tattiche: ha mandato tutti in confusione. E ora? «Ripartiremo con il lavoro» dice il tecnico della Roma.

L’ASPETTO PSICOLOGICO
Squadra caricata troppo. E Paredes aveva… paura
Paredes e Strootman sono più forti di Pjanic. Quando Spalletti ha lanciato la sua coppia di centrocampisti oltre il bosniaco, al di là della valutazione che fatichiamo a condividere (oh, ma lui li ha allenati, lo saprà meglio di tutti gli altri), probabilmente lo ha fatto anche per aumentare la loro autostima. Poi è successo che Paredes ha completamente sbagliato la partita e Strootman è riemerso solo nella ripresa, con la squadra in 9, quando invece della tecnica c’era bisogno della rabbia. Forse la carica del tecnico è stata eccessiva. E nemmeno la preparazione della gara di ritorno ha convinto. Alla vigilia, Spalletti ha spinto molto sulla squadra. «Il risultato dell’andata deve essere spazzato via, questa è la partita decisiva. Chi ha paura di giocarla non è da Roma». […]

FOTO: DALLO SLOVAN AL PORTO: QUANTE DELUSIONI

LE SCELTE INIZIALI
Portieri, che tourbillon! De Rossi non è “centrale”
Alla vigilia di Porto-Roma, Spalletti dice che di volta in volta andrà in porta quello che lui vede meglio in allenamento. Detto che per un portiere la tranquillità conta più di tutto, Alisson a Oporto non va male, ma con l’Udinese e al ritorno col Porto gioca Szczesny, responsabile del 2-0 di Otavio. Passiamo a De Rossi difensore centrale. Ha giocato pochissime volte in quella posizione in una difesa a 4, ci provò Prandelli in Nazionale proprio all’Olimpico in un’amichevole con l’Argentina e poi lasciò perdere: fu un mezzo fallimento. Se a 30 anni faticava in quel ruolo, a 33 mica poteva essere più facile.[…]

FOTO: SPALLETTI DOPO L’ESPULSIONE DI DE ROSSI

LE SCELTE IN CORSA
Che errori sulle espulsioni. E il cambio Dzeko-Iturbe...
La partita di Oporto è cambiata con l’espulsione di Vermaelen dopo 40 minuti. Spalletti ha tolto Perotti per inserire Emerson Palmieri, spostare Juan Jesus al centro e mantenere così la difesa a 4. La squadra si è schierata col 4-3-2, con Salah poco distante da Dzeko, consegnando le due fasce ai portoghesi. L’intenzione di Spalletti era lodevole, ma basata su una errata valutazione della sua squadra: voleva ripartire con Salah. Per ripartire, però, occorre la palla che la Roma non riusciva mai a strappare al Porto.

LA PREPARAZIONE SBAGLIATA
Tre gare, tanta sofferenza. Fisica ma anche mentale.
Per i giornalisti, questo è un terreno infido. Ormai la preparazione fisica si basa su aspetti scientifici, i preparatori raccolgono dei dati che farebbero impallidire anche gli ingegneri della Nasa, dati che restano ancora più segreti di quelli della Nasa. Alla fine, però, è la partita che presenta il risultato finale e dalle prime tre gare della Roma si evince quanto segue. Debutto a Oporto: 30 minuti a grande ritmo, intensità e scioltezza, 15 in calo, poi un secondo tempo in 10 uomini di totale sofferenza. Contro l’Udinese: primo tempo senza scatti, senza velocità, con un solo tono, con una lentezza estenuante, secondo tempo brillante, veloce e convincente sul piano del ritmo. Terza gara contro il Porto: già prima del gol, squadra lenta oltre che preoccupata, dopo il gol di Felipe ancora peggio (ma probabilmente qui la testa ha inciso più delle gambe), secondo tempo in nove e giocato tutto sul filo dei nervi.

TOTTI ZERO MINUTI
Sullo 0-1 e la squadra in 9 poteva fare la differenza
Tre partite, zero minuti. Non è uno scandalo e nemmeno qualcosa di inatteso, di imprevisto. Quando ha firmato il contratto, Totti sapeva già che avrebbe trascorso buona parte di questa sua ultima stagione in panchina. Però questo non ci solleva da un’osservazione: probabilmente il capitano avrebbe fatto comodo quando la squadra era in 9 e ancora sullo 0-1. In quelle condizioni, la partita poteva essere riacciuffata solo in due casi, o con un miracolo o con 40.000 romanisti in campo, con uno stadio che avrebbe terrorizzato il Porto.

LA VALUTAZIONE DEI GIOVANI
Sia Emerson che Paredes non all’altezza della sfida
Nelle due partite contro la Roma, il Porto ha presentato in campo questi attaccanti: André Silva 21 anni, Jesus Corona 23 e Otavio 21. Nessuno dei tre è sembrato a disagio sul piano del temperamento e della personalità. Nessuno dei tre, probabilmente, giocherà mai nel Barcellona e nel Real Madrid, sono solo buoni attaccanti. I tre ragazzi del Porto giocavano con serenità, i due della Roma con il terrore. Spalletti ha presentato Leandro Paredes ed Emerson Palmieri tutt’e due di 22 anni. […]

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