Serie A, Roma-Juve 2-2: doppiette di Veretout e Cristiano Ronaldo

ROMA – Frena la Juventus di Pirlo, ma il punto ottenuto rimontando due volte una gran bella Roma all’Olimpico, con il 2-2 raggiunto in 10 contro 11, non ridimensiona certo le ambizioni bianconere. In difficoltà nel rendersi pericolosa nel primo tempo, e ingenua nei due gol subiti, la Juventus si è risollevata nella ripresa e soprattutto proprio dopo essere rimasta in inferiorità numerica: mostrando intatto il proprio spirito competitivo. E intatti sono la profondità della rosa e la classe di Cristiano Ronaldo, che con la doppietta si è portato a 742 gol in carriera.

Morata titolare con Ronaldo

Pirlo ha lanciato subito Morata a fianco di Ronaldo, allargando Kulusevski a destra nella posizione in cui contro la Sampdoria aveva giocato Cuadrado, a sua volta spostato a sinistra: terzino nella linea a quattro in fase difensiva, ala in fase offensiva. Il dòmino descritto non ha modificato infatti il duplice assetto bianconero visto alla prima giornata, 4-4-2 per difendere e 3-2-5 per attaccare. A essere molto diverso è stato però l’atteggiamento della Roma rispetto a quello blucerchiato: pressing cinque contro cinque sulla prima impostazione bianconera, con Dzeko, Pedro e Mkhitaryan a infastidire i tre difensori e Pellegrini e Veretout pronti ad alzarsi su Rabiot e McKennie. Tutti rapidi, poi, a ripiegare quando la Juventus superava la metà campo.

Sblocca Veretout su rigore

Così nonstante la superiorità territoriale certificata dal 61% di possesso palla all’intervallo, i giallorossi sono stati i primi a rendersi pericolosi, con Szczesny obbligato a murare Mkhitaryan, involatosi in contropiede dopo un pallone rubato da Ibanez a McKennie. La Juventus ha dato la sensazione di poter prendere il sopravvento a metà primo tempo, quando ha costretto la Roma a concedere tre angoli consecutivi, ma è stata solo un’impressione. Con Ronaldo e Morata spenti e sempre soffocati dai difensori, i giallorossi hanno continuato a potersi permettere di pressare alto l’impostazione bianconera lasciando i propri difensori inizialmente uomo contro uomo, con il solo Ramsey a creare loro qualche difficoltà. La partita è stata comunque equilibrata fino alla duplice ingenuità di Rabiot al 30′, prima con un rinvio cortissimo al limite dell’area e poi con il braccio alto con cui ha respinto l’immediato tiro di Veretout: rigore netto (e giallo pure), trasformato dal francese.

Pareggia CR7 su rigore, poi doppietta Veretout

Altrettanto netto il rigore che ha permesso alla Juventus di pareggiare, provocato al 43′ dal primo lampo di Ronaldo (e poi trasformato dallo stesso CR7): percussione da sinistra verso il centro e cross deviato con il braccio, innaturalmente largo e abbassato, da Pellegrini. Che però non è stato ammonito. Raggiunto il pareggio, la Juventus lo ha gettato via facendosi cogliere totalmente sbilanciata dopo una punizione a proprio favore, subendo il 2-1 di Veretout al culmine di un contropiede tre contro uno al primo di recupero.

Espulso Rabiot, poi supergol Ronaldo

Tutto da rifare a inizio ripresa, per i bianconeri, ma a invitare alla fiducia c’era il fatto che quello di Ronaldo non sembrava essere stato un lampo isolato: già al 9′ infatti Pellegrini ha speso sul portoghese un fallo da ammonizione che avrebbe potuto essere il secondo, se Di Bello gli avesse mostrato il giallo sul fallo di mano del rigore come a Rabiot (condizionale d’obbligo, perché magari il giallorosso non sarebbe intervenuto così su CR7, se fosse stato già ammonito). Il secondo giallo invece l’arbitro lo ha estratto (giustamente) al 17′, per un fallo su Mkhtaryan di Rabiot che ha lasciato in 10 una Juve non solo in svantaggio, ma pure in difficoltà: il palo esterno aveva già negato il 3-1 a Dzeko all’11′ e Szczesny ha fermato il bosniaco un minuto dopo l’espulsione del francese. I segnali di risveglio di Ronaldo non erano però un’illusione e così la squadra di Pirlo, che all’11′ aveva inserito Arthur e Douglas Costa per McKennie e Morata e poi Bentancur per Ramsey, al 25′ ha raggiunto il pareggio con un imperioso colpo di testa del suo fuoriclasse. Pareggio poi conservato senza soffrire, nonostante l’inferiorità numerica, grazie anche alla qualità di Arthur nella gestione del pallone. Punto prezioso, anche per poter approcciare bene lo scontro diretto di domenica allo Stadium contro il Napoli a punteggio pieno.

Serie A, Roma-Juve 2-2: tabellino e statistiche

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