Serie A, Paletta: «Ora il Milan è al sicuro»

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Serie A, Paletta: «Ora il Milan è al sicuro»
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Il difensore dei rossoneri: «Avevo solo bisogno di fiducia e continuità Romagnoli? Parliamo tanto, così c’è intesa»

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Se poi ha una guida come Paletta…
«Io dico che anche i più vecchi possono sempre migliorare. E’ vero, però, che qui al Milan siamo rimasti in pochi. Credo sia il giusto mix. I consigli possono essere utili. Ma poi noi dobbiamo innanzitutto stare attenti a non sbagliare, in modo da dare il buon esempio. Guardate Donnarumma. E’ serio, determinato e soprattutto sa ascoltare. Per il resto, basta vedere le sue prestazioni».

Là dietro le cose cominciano a funzionare: Montella ha sistemato qualcosa?
«Penso che ci voglia un po’ di tempo per apprendere certi movimenti. Ora ci stiamo riuscendo più di prima».

Tutto il Milan ne trae beneficio: due gare consecutive a porta inviolata.
«Sono contento perché significa che stiamo lavorando nel modo giusto. La fase difensiva dipende anche dai centrocampisti e dagli attaccanti. Tutti si applicano e i risultati arrivano».

Qual è il segreto di Montella?
«Appena arrivato ci ha detto che la cosa fondamentale è essere una squadra ed essere uniti. Ci ha insegnato a lavorare in gruppo e non da singoli. Perché è proprio grazie al collettivo che possono emergere le individualità. Ecco, credo che ora in campo questo si comincia a vedere. Poi si può crescere ancora, i margini ci sono».

E il segreto di Paletta?
«Semplice, avevo bisogno di fiducia e continuità. Sono tornato con l’idea di restare. Ero convinto che avrei avuto la mia opportunità e che l’avrei sfruttata. Poi è chiaro che dipende dall’allenatore».

Appunto, e allora con Mihajlovic cosa non ha funzionato?
«Mi sono infortunato nella prima settimana di preparazione e, quando sono rientrato, aveva già scelto la coppia titolare. Eravamo in tanti e io volevo giocare, così ho preferito andare all’Atalanta».

Questo è il miglior Paletta della carriera?
«Diciamo che sto attraversando un buon periodo. Ripeto, avevo bisogno di continuità. E, rispetto all’anno scorso, ho avuto il vantaggio di giocare tutte le amichevoli».

Leggi l’Intervista completa sull’edizione odierna del Corriere dello Sport-Stadio

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