Il tecnico: «Per un allenatore è normale non essere sereno quando i risultati non arrivano, ma la squadra deve avere la testa libera»twitta
PALERMO – “Il gioco? Non è che se si vince giocando male non accetto i punti: è solo una questione di pensare chesia più facile arrivare al risultati attraverso una volontà di giocare. E a oggi non stiamo né giocando né facendo risultati. Quantomeno per i 90′. A tratti penso che qualcosina ci sia stato”. Così il tecnico del Palermo, De Zerbi, si prepara al prossimo impegno di campionato, contro il Cagliari: “Formazione? Ho scelto già quasi tutto, ma devo fare ancora delle valutazioni. Recupera solo Andelkovic, quindi Rajkovic e Gonzalez ancora sono fuori, oltre a Trajkovski, Balogh che arriveanno molto più avanti. Ma devo valutare quelli che hanno fatto due gare ravvicinate. Va valutato il giocatrore, la condizione fisica. Potrei fare delle scelte in base a questo. E non tanto perché non sia una partita importante. Anzi, è importantissima, ma devo anche valutare che chi andrà in campo sia al 100%”.
LA DIFESA – “Abbiamo preso alcuni gol stupidi, per mancanza di attenzione e concentrazione negli episodi. In alcune occasioni, tutti mi aspettavo tranne che prendere gol. Probabilmente la voglia di far gol fa calare attenzione in alcune circostanze, non penso sia questione di assetto tattico. Zamparini? L’ho sentito, mi è sembrato tranquillo, abbiamo analizzato la partita. La pressione che sento è la stessa che sentivo quando sono arrivato, la stessa che sentivo l’anno scoro, ma non mi dà pressione fatto di essere in discussione anche se un allenatore preferirebbe essere tranquillo il più possibile, ma è difficile quando arrivano le sconfitte. Ma questo è un aspetto che non faccio pesare alla squadra: deve sesere libera e giocare col coltello tra i denti per arrivare al risultato. La testa però deve essere libera: non va bene se si porta dietro anche l’aspetto psicologico dell’allenatore”.
