Il polacco entra nel secondo tempo al posto di Gabbiadini e risolve la partita in 17 minuti. In rete anche Callejon e Verdi. Azzurri in testa alla classifica per una nottetwitta
NAPOLI – Ha i numeri del predestinato, Arek Milik. Il Napoli vince la sua terza partita consecutiva in campionato grazie a una doppietta dell’attaccante polacco, che entra sull’1-1 al 61′ e risolve la partita in 17 minuti con una doppietta (stavolta con i piedi). Una forza della natura, capace di decidere una partita che si era messa male dopo il vantaggio di Callejon e il pareggio (con papera di Reina) del Bologna firmato Verdi. Finisce 3-1 al San Paolo, con gli azzurri di Sarri in testa per una notte, aspettando Inter-Juve e Fiorentina-Roma. Nel frattempo, a Fuorigrotta, si godono il nuovo bomber polacco.
NAPOLI-BOLOGNA 3-1: STATISTICHE E TABELLINO
SENZA MILIK – Sarri cambia in parte la squadra che ha vinto all’esordio in Champions contro la Dinamo Kiev. Gabbiadini e Insigne sostituiscono dal 1′ Milik e Mertens. In difesa c’è Strinic e non Ghoulam, a centrocampo Zielinski prende il posto di Allan. Donadoni – senza Destro infortunato – si presenta con il falso centravanti: 4-3-3 con Di Francesco-Verdi-Krejci in attacco.
BRIVIDO DZEMAILI – La prima occasione è per il Bologna. A sfiorare il vantaggio è l’ex azzurro Dzemaili, con un destro sporco su cui Reina si supera. Qui il Napoli si sveglia e mette il piede sull’acceleratore, comandando la partita in tutti i settori.
INSIGNE SHOW, CALLE-GOL – Insigne è ispirato e dal suo piede partono tutte le azioni più pericolose. Prima ci prova con un destro che termina largo alla sinistra di Da Costa, poi pennella un cross sul secondo palo per la testa di Callejon, che sbuca alle spalle di Torosidis e fa 1-0 e 5 gol in campionato (14′) diventando momentaneamente il capocannoniere solitario della Serie A. Il “biondo” di Frattamaggiore non si ferma all’assist, ma prova a far male con un tiro al volo che impegna Da Costa (19′) e con un destro a giro che sfiora l’incrocio dei pali (24′). Il Napoli, però, non riesce a trovare il raddoppio, mantiene il possesso palla, ma nella seconda parte del primo tempo non crea più occasioni per far male. L’unica nota stonata – per Sarri – è in un Gabbiadini svogliato e poco servito dai suoi compagni.
VERDI, CHE SBERLA! – Nella ripresa entra in campo un Bologna più orgoglioso, stanco di essere in balìa degli avversari. Le prime occasioni sono però azzurre, con Hamsik e Insigne. Entrambi, però, tirano centralmente (50′ e 55′) senza creare problemi a Da Costa. Alla prima, vera, occasione per il Bologna, la squadra di Donadoni pareggia. Verdi tira da circa 25 metri una fucilata su cui Reina è molto poco attento. E’ l’1-1 al 55′. Il Bologna comincia anche a far gioco, rinchiudendo il Napoli nella propria metà campo. Troppo poco, però. Sarri fa il cambio giusto: fuori Gabbiadini, dentro Milik al 61′. Poi entra anche Ghoulam per Strinic (67′). Donadoni risponde con Donsah per Nagy.
MILIK, UNA FURIA – Il polacco impiega 7 minuti a far gol. Hamsik gli serve un pallone d’oro, lui con un pallonetto – da posizione defilata – supera Da Costa. E’ il 68′ e il Napoli è di nuovo in vantaggio. Il Bologna ha una timida reazione: Dzemaili spara alto di poco (70′) e per non rischiare Sarri mette dentro i muscoli di Allan per Jorginho. Donadoni inserisce Rizzo per Krejci. Il neo entrato spaventa la difesa azzurra con uno slalom fermato in extremis da Albiol, ma il Napoli ha un polacco in stato di grazia lì davanti e con un sinistro da fuori area segna il 6° gol in maglia azzurra, la seconda doppietta in pochi giorni, il 4° in campionato. Arek Milik sembra aver già fatto dimenticare Higuain con numeri migliori di quelli di Higuain alle prime presenze in azzurro.
BOLOGNA IN 10 – La strada verso la vittoria si fa in discesa all’81’, quando Krafth si fa buttare fuori per aver fermato una chiara occasione da rete con una spallata a Zielinski. Il resto è pura gestione, con Allan che sfiora il quarto gol con un destro a giro al 93′. Finisce con Milik in trionfo. Il Pipita- al momento – sembra un lontano ricordo.