Serie A, lo spezzatino è servito, 10 partite 10 orari diversi dal sabato al lunedì: se no Dazn non ce la fa?

Serie A lo spezzatino è servito. La fine del rito domenicale della messa calcistica alle 15 era nelle cose, l’egemonia delle televisioni prima e dello streaming oggi ha completato l’opera. Lunedì prossimo i 20 presidenti della Serie A sottoscriveranno il piano della Lega calcio. 10 partite, 10 orari diversi dal sabato al lunedì.

Serie A lo spezzatino è servito, 10 partite 10 orari diversi

Addio alla contemporaneità degli eventi, a ciascuno il suo, bisogna allargare l’offerta, raggiungere più abbonati e pazienza per lo spettacolo in sé, allo stadio. Chi oserà fare l’abbonamento allo stadio per sé e magari per suo figlio se non può programmare l’appuntamento?

Del resto, per un anno e mezzo i calciatori non si sono forse esibiti di fronte al nulla cosmico di impianti immani ma deserti?

Le dieci partite verrebbero suddivise in dieci orari differenti nell’arco del weekend, più il monday night delle 20.45. Quattro partite di sabato (14.30, le 16.30, le 18.30, 20.45) e cinque di domenica (12.30, 14.30, 16.30, 18.30, 20.45).

Più slot televisivi, un favore a Dazn?

“Nuovi slot gare del Campionato Serie A 2021/2022”: questo il programma della prossima Assemblea della Lega, tutto lascia presumere che i presidenti voteranno sì.

Si dice che lo spezzatino (in realtà già servito alla 23° giornata del campionato scorso) sia un favore a Dazn, detentrice dei diritti. Per due motivi.

Non avrebbe match in contemporanea, così da ottimizzare la vendita di spazi pubblicitari e aumentare l’audience.

Eviterebbe i picchi e le concentrazioni di traffico scongiurando i rischi di black out dell’anno scorso. La Lega smentisce: che sia un favore a Dazn o che Dazn ci guadagnerebbe?

Precedente Atalanta, il futuro in 3 nomi Successivo Europei, Nazionale MasterChef? Social scatenati contro la divisa Armani, che vola alto: “Omaggio a Bearzot”

Lascia un commento