Serie A, lo scudetto è una scommessa: ogni big ha un’incognita

Roma: tutto su Dybala, Pellegrini e Lukaku

La centrale delle scommesse è a Roma, più esattamente a Trigoria. Qui le domande si triplicano toccando i livelli più alti. Mourinho ha tre giocatori che, se in forma, se in salute, possono cambiare decisamente gli equilibri del campionato. Per lo scudetto no, ma nella corsa alla Champions la classe di Dybala, la qualità di Pellegrini e la potenza di Lukaku potrebbero occupare un ruolo da protagonisti. Prendiamo Pellegrini come primo esempio, trascurando il particolare non incoraggiante del suo rapido rientro a casa dopo l’infortunio in Nazionale. Due stagioni fa, 2021-22, in 2.300 minuti di campionato aveva segnato 9 gol più 5 assist, l’anno scorso aumentando di poco i minuti in campo (sempre quasi 1.000 in meno del totale) è sceso a 5 gol e 4 assist. Per spingere la Roma, inutile dirlo, deve recuperare la forma di quell’annata fortunata. Ma la vera scommessa romanista riguarda la coppia di attaccanti, Dybala e Lukaku. Nel caso migliore, diciamo pure ideale, quei due possono garantire 30 gol senza problemi, forse qualcuno in più. L’argentino ne ha segnati 22 nel 2017-18 con la Juventus, il belga è arrivato a 24 con l’Inter del 2020-21. Il totale del miglior Dybala e del miglior Lukaku fa 46, la Roma nel campionato scorso ne ha segnati in tutto 50… Il problema è che l’anno scorso Paulo ha inciso tanto (12 gol e 7 assist) giocando poco, molto poco (1.748 minuti, esattamente metà campionato) per una serie di infortuni, lo stesso si può dire di Romelu con 10 gol e 6 a ssist in 1.664 minuti. Raddoppiando ogni cifra, minutaggio, gol e assist, la Roma entrerebbe in Champions a vele spiegate.

Da Immobile a Scamacca

Qualche incognita in meno per la Lazio ed è legata al suo cannoniere principe. Dal 2016, quando è stato acquistato da Lotito, alla fine della stagione 2021-22 Immobile ha segnato in sequenza: 23, 29, 15, 36, 20 e 27 gol. Nel campionato scorso, fra infortuni e incidenti vari, ha dimezzato la cifra riducendola a 12 reti. Adesso però, a differenza della stagione recente, Sarri potrà contare su un centravanti di ruolo come sostituto, l’argentino Castellanos, reduce dai 13 gol nella Liga col Girona. Vediamo se, in caso di necessità, riuscirà a toccare un rendimento simile a quello che Ciro ha garantito in questi anni. Restando agli attaccanti del giro della Nazionale, la somma in gioco di Giampiero Gasperini è alta e si chiama Gianluca Scamacca. L’exploit nel Sassuolo, al fianco di Berardi con la bellezza di 16 reti nel suo secondo campionato di Serie A. Per molti, l’Italia di Mancini aveva finalmente trovato il suo centravanti. Ma il Sassuolo lo ha venduto al West Ham e in Premier il ragazzone di Roma ha fallito, appena 3 gol con un rendimento a dir poco opaco e ritorno immediato in Italia, a Bergamo, dove Gasp doveva riempire il vuoto lasciato da Hojlund che aveva fatto il percorso inverso rispetto a Scamacca. L’inizio è stato più che confortante: tre presenze, due gol. Se va avanti così, alla prossima convocazione di Spalletti ci sarà anche lui.

E poi c’è Pogba…

«Bisogna tenerlo come le cose sante», battuta livornese del livornese Allegri. Sarebbe un recupero miracoloso per la Juve poterlo avere anche solo per mezza stagione. Mezza stagione del vero Pogba basterebbe ai bianconeri per alzare il livello tecnico del centrocampo, attualmente non fra i migliori della Serie A. Ma Paul dall’aprile 2022, quando era a Manchester, a settembre 2023 ha giocato in tutto 160 minuti e anche dopo l’ultima breve apparizione di Empoli si è fermato. Negli stessi giorni, a Coverciano, stop pure per Chiesa. Appena Allegri ha detto, con un moto di sollievo, che Federico aveva un’altra gamba, ecco il nuovo acciacco. Niente di allarmante, sembra, ma anche in questo caso bisogna restare nel campo delle incognite.

Dall’Inter al Napoli: tutte le incognite

Come Sarri, anche Pioli aveva bisogno di un sostituto del suo centravanti. L’anno scorso Giroud ha tirato la carretta ignorando l’anagrafe. Quest’anno il Milan ha preso Okafor e Jovic, che a Firenze ha deluso in campionato, meno in Conference League. Al Franchi aspettavano il centravanti che il Real Madrid nell’estate del 2019 pagò a peso d’oro all’Eintracht Francoforte dove aveva segnato 17 gol, mentre a Firenze ne ha fatti appena 6 e in totale, dal 2019 a oggi, fra Real e Fiorentina, si è fermato a 13. Se Pioli spera nello Jovic della Bundesliga, Garcia spera che Natan, dopo il periodo di rodaggio, possa prendere il posto di Kim senza troppi scompensi. Finora il brasiliano è rimasto a guardare il suo connazionale Juan Jesus al fianco di Rrahmani e là dietro non tutto è andato per il meglio. E’ una doppia scommessa per il tecnico della squadra campione d’Italia: se passando da Koulibaly a Kim non si è vista differenza, sarà lo stesso da Kim a Natan? L’ultima, diciamo anche le ultime, incognite di questo campionato riguardano l’Inter. In attacco, da Dzeko/Lukaku/Correa a Thuram/Arnautovic/Sanchez: quanto c’è di distanza? E soprattutto, Sommer è dello stesso livello di Onana? La traversa è il rifugio dello svizzero, da lì sotto non si schioda mai, mentre il regno di Onana era tutta l’area di rigore.

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