Serie A Lazio, Parolo: «Spero si possa aprire un ciclo»

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Serie A Lazio, Parolo: «Spero si possa aprire un ciclo»
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Il centrocampista dei biancocelesti: «Qui si può fare bene, ma ci sono stati troppi alti e bassi negli ultimi anni. Da regista non sarò mai Biglia e non vedo l’ora torni Lucas, lui è il numero uno, ma in quel ruolo resterò sempre con le mie qualità e potrei allungare la mia carriera. Ogni giorno c’è da apprendere qualcosa di nuovo. Il rinnovo? Sono felice»

che lo legherà al club biancoceleste fino al 2020. Le prime parole in conferenza stampa dell’ex Parma sono proprio sul suo prolungamento con i capitolini: «Finchè potrò correre lo farò volentieri. Sono felice per il rinnovo. È arrivato senza ansia e stress. Sono felice dei traguardi raggiunti, ho sempre lavorato per superarmi e mettermi sempre in discussione. Ho voglia di dimostrare. Ringrazio il presidente e la società: ho fatto un Europeo e giocato campionati importanti. Ora spero si possa aprire un ciclo: ci sono stati troppi alti e bassi negli ultimi anni. Dobbiamo imparare da quanto accaduto l’anno scorso per far si che non si ripeta: pedaliamo e vedremo cosa accadrà. Qui si può fare bene. Voglio rivedere i 50.000 di Lazio-Empoli e rivivere quelle emozioni». Parolo poi parla del suo utilizzo a centrocampo come regista, situazione capitata anche per l’assenza di Biglia a causa di un infortunio: «Biglia è un combattente, non salterebbe neppure un minuto in allenamento. Sta lavorando, vuole tornare, mi auguro prima possibile. Non vedo l’ora torni Lucas, è il numero uno. Io sono a disposizione della squadra. Da registra potrei allungare la mia carriera! Da regista non sarò mai Biglia, resterò sempre con le mie qualità. Ogni giorno c’è da apprendere qualcosa di nuovo».

PAROLO FINO AL 2020ORA TOCCA A KEITA E DE VRIJ

TRE GARE FONDAMENTALI – Parolo analizza poi il momento della Lazio: «Sono contento della mia prestazione di domenica scorsa. Contro il Bologna abbiamo sbagliato i primi minuti poi abbiamo lavorato bene, loro erano molto chiusi. Abbiamo fatto una buona partita, abbiamo cercato il gol in ogni modo. A Udine, invece, avendo sbloccato subito la partita, c’erano più spazi. Siamo in crescita e non abbiamo raggiunto il 100% del nostro potenziale. In squadra ci sono ragazzi con valori importanti e hanno voglia di mostrare le loro qualità. Domenica prossima contro il Torino sarà la partita più importante del momento, sarà una tappa fondamentale. Dimostrerà il nostro valore e qualità di gioco. Le prossime tre partite ci consentiranno di capire se stiamo andando nella direzione giusta. Contro il Torino dovremo essere bravi a rispondere colpo su colpo, essere aggressivi. È una grande prova di maturità».

SU INZAGHI – Chiusura su Inzaghi: «Per me è stata una sorpresa, ero curioso di vederlo da inizio stagione. Ha grande spirito, voglia. È una persona vera, si fa capire. Ha voglia di vincere. Se abbiamo pareggiato in extremis contro il Bologna è grazie alla mentalità che ci sta dando il mister. In area ci arrivo anche quest’anno ma con il gioco di Inzaghi aiuto i compagni anche nel liberare gli spazi. Agli altri consiglio di lavorare, fare bene e poi confrontarsi in modo chiaro con la società per poi tirare le somme».

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