Un gruppo di tifosi si è recato sotto casa dell’attaccante nerazzurro. Cori insultanti e striscioni esposti da una trentina di tifosi ma, secondo alcuni testimoni, il bomber e la sua famiglia erano già rientrati
MILANO – Le contestazioni dei tifosi dell’Inter nei confronti di Mauro Icardi sono proseguite anche dopo la partita con il Cagliari, quando un gruppo di ultras si è recato sotto casa dell’attaccante nerazzurro. Cori insultanti e striscioni esposti da una trentina di tifosi ma, secondo alcuni testimoni, Mauro Icardi e la sua famiglia erano già rientrati in casa. “Noi ci siamo, quando arrivano i tuoi amici argentini ci avvisi o la fai da infame?”, è il testo dello striscione esposto sotto casa.
L’AUTOBIOGRAFIA – Lo striscione è un chiaro riferimento alle parole di Icardi riportate nella sua autobiografia in cui sfidava gli ultras con queste parole: “Sono pronto ad affrontarli ad uno. Forse non sanno che sono cresciuto in uno dei quartieri sudamericani con il più alto tasso di criminalità e di morti ammazzati per strada. Quanti sono cinquanta, cento, duecento? Va bene, registra il mio messaggio e faglielo sentire: porto cento criminali dall’Argentina che li ammazzano lì sul posto, poi vediamo”.