Serie A Bologna-Torino 2-0, Dzemaili: doppietta

Serie A Bologna-Torino 2-0, Dzemaili: doppietta
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Un altro ko per la squadra di Mihajlovic. Decide una partita suprema dell’ex centrocampistatwitta

BOLOGNA – Il Toro si sta squagliando progressivamente, in classifica. Altro che sogni di rimontona per l’Europa League! Perde anche a Bologna (2 a 0) disputando una partita abbastanza squallida, scevra di verve e di rabbia agonistica. Incamera in campionato il quarto ko nelle ultime 7 gare (2 pareggi e una sola vittoria in una cinquantina di giorni, più l’eliminazione dalla Coppa Italia), e quasi tutti i giocatori appaiono avulsi, svuotati. E Mihajlovic dalla panchina smonta e rimonta invano un giocattolo irriconoscibile, rispetto al Toro visto col Milan appena lunedì scorso: fino a regalare il secondo gol al Bologna, con un sistema tattico senza logica (4-1-5, alla fine!). Tra i rossoblù svetta Dzemaili, autore di una doppietta. Lo svizzero aveva già segnato il gol della vittoria contro il Crotone, una settimana fa (4 gol nelle ultime 4 partite); per le statistiche, 5 gol al Toro in 6 incontri, per Blerim (a nessun’altra squadra ha segnato di più in serie A.

BOYE’ LEGGERINO – Il Toro è senza Belotti, squalificato, per la prima volta neanche in panchina in campionato dopo le due gare saltate a inizio stagione per un guaio muscolare (granata ko contro l’Atalanta, prossimo avversario tra una settimana, e poi fermati sullo 0 a 0 dall’Empoli in casa). Come da attese, al suo posto c’è il giovane Boyé, dopo il defenestramento a sorpresa di Maxi Lopez, in rotta con Mihajlovic, nemmeno convocato e finito sul mercato. Per il Bologna nessuna novità sostanziale, con un 4-3-3 speculare rispetto a quello granata, e Destro terminale offensivo. I granata cominciano male, lenti e impacciati, incapaci di gestire la manovra con oculatezza e a lungo innocui in fase di costruzione, vista la mole di errori nei fraseggi che coinvolge un po’ tutti i giocatori di Mihajlovic. Tanto che un Bologna appena grintoso e ben sistemato in campo sfiora fin da subito il gol. Al 4’ punizione di Pulgar, Oikonomou di testa e paratona di Hart. Al 12’ Nagy si incunea in area ma spreca, sbagliando l’assist in mezzo, invece di tirare, solo davanti ad Hart. Al 18’ Destro chiede invano il rigore per una strattonata di Rossettini. Due occasioni da angolo per Rosettini e Benassi illudono il Toro, a metà primo tempo, ma nel primo caso la deviazione di testa finisce lontano, mentre nel secondo frangente il centrocampista non riesce a toccare in porta da buona posizione.

CHE MODESTIA – Un Toro imbelle, macchinoso, povero di qualità e di animus pugnandi tanto nella fase difensiva quanto in quella offensiva finisce progressivamente al tappeto: solo Iago, a tratti, battezza qualche azione con buona volontà, ma per il resto domina una modestia generale. Boyé è troppo leggerino davanti, Ljajic mostra scarsa vena, Baselli è un fuscello, anche Benassi appare sovente in difficoltà. Sull’altro versante Pulgar detta le ripartenze, Krejci e Di Francesco si muovo parecchio, Dzemaili e Nagy coprono e ripartono con sufficiente costrutto.

DI NUOVO LO SVIZZERO – La cronaca si ridesta nel finale di tempo, dapprima per una punizione di Ljajic parata in angolo da Mirante, e poi per il gol del Bologna, al 43’: sulla trequarti ancora una volta i rossoblù fanno ciò che vogliono, Di Francesco crossa lungo, Krejci in area di testa (perso da Zappacosta) serve Dzemaili (a sua volta lasciato libero da Rossettini) e l’ex granata infila da distanza ravvicinata Hart. Questo il succo, al 45’.

IL 4-2-3-1 CON ITURBE – Ripresa. Entra subito De Silvestri per il giubilato Zappacosta. E il Toro per la prima volta alza per davvero il baricentro e prova a spingere con continuità. Ma senza grandi idee, e dunque senza incidere. Al 21’ una punizione di Krejci esce di poco, quindi Miha prova a dare una scossa alla squadra: fuori Valdifiori, dentro Iturbe e avanti col 4-2-3-1 (che sovente diventa un 4-2-1-3): con Ljajic dietro a Boyé, con il paraguaiano a destra per provare a sfruttare il suo tiro mancino e con Iago dirottato a sinistra. Un brivido al 27’, con Benassi in area, da angolo, ma la sua deviazione contrastata viene parata da Mirante. Troppo poco. Mentre Donadoni rilancia l’ex lungodegente Verdi, al posto di Di Francesco. La partita diventa sempre più nervosa, spezzettata dai falli, infarcita di errori. E il Bologna copre bene gli spazi. Poi Miha si condanna definitivamente, continuando alla sua maniera a inserire punte su punte, senza logica: come se bastasse per illuminare il gioco. Dentro al 34’ anche l’attaccante Martinez (per Benassi), con l’evanescente Ljajic arretrato di qualche metro (e centrocampo rimane il solo Baselli!). Così ne viene fuori un Toro davvero sconclusionato, tatticamente. Che difatti crolla subito. Il neoentrato Donsah va via in contropiede, ovviamente tutto solo, e serve Dzemaili, che di sinistro infila con un diagonale chirurgico: minuto 38’. Due a zero e tanti saluti al Toro. Anzi: se Hart non fosse in vena, il Bologna segnerebbe ancora, con un missile di Verdi deviato con un balzo in angolo dal portiere inglese. Che festa, per gli emiliani. E che tristezza, che mal di stomaco, per chi vuole bene al Toro.

Tags: bologna-torino

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