Sentenza Juve: ritorna la Figc, Chiné e l'incubo penalizzazione

“Nei termini e nei limiti di cui in motivazione”: la premessa è indispensabile perché si ripartirà da qui. Si ripartirà perché resta tutto avvolto nel nebuloso linguaggio giudiziario del dispositivo Coni fino al momento in cui saranno rese note le motivazioni che hanno portato a respingere dei ricorsi, accoglierne altri e infine rispedire tutto alla Corte d’Appello Federale. Ci sarà da attendere, ma non troppo: il tempo stringe e se c’è una cosa che la Sandulli ha mostrato di tenere in considerazione in fase di dibattimento è la celerità.

Processo Juve da rifare. Con un Chiné più forte?

Certezza: si rifarà il processo, davanti a nuovi giudici come stabilito espressamente dal Collegio di Garanzia – che ha voluto così probabilmente considerare eccessivo il carico messo dal gruppo guidato da Torsello –  e quindi il pool di avvocati della Juventus si troverà di nuovo di fronte, accusa opposta alla difesa, il procuratore federale Chiné. Che potrebbe essere uscito vincitore silenzioso anche dal Palazzo H del Foro Italico se nei motivi della sentenza ci sarà anche la conferma della bontà del suo impianto accusatorio.

Juve, dall'attesa per la sentenza al verdetto sui 15 punti: le reazioni social

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Juve: vittoria o no? Lo spiegone del Collegio di Garanzia

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