Sensi, rientro a piccoli passi. Ma Conte vuole di più

Contro il Cagliari, il centrocampista dell’Inter ha collezionato più di mezzora di gioco dopo oltre due mesi. Il ritorno dopo il calvario degli infortuni procede a rilento e il tecnico salentino cerca di accelera i tempi: “Per adesso è dimezzato”

Un piccolo passo avanti per Stefano Sensi. Adesso si tratta solo di ingranare la marcia dopo aver ripreso confidenza con il campo a fine novembre, al termine di un lungo calvario costellato da sei infortuni per un totale di 199 giorni in infermeria e 35 partite saltate da quando è sbarcato a Milano, nell’estate del 2019. Conte ci spera, ci crede, prova ne sono i 32’ concessigli contro il Cagliari, cosa che non accadeva dalla seconda giornata di campionato contro il Benevento (quando il marchigiano giocò 65’ in una mediana completata da Gagliardini, Vidal, Hakimi e Young). Ma il tecnico nerazzurro si aspetta il salto di qualità per poter contare su quell’alternativa finora venuta a mancare nel centrocampo a cinque. Non a caso, dopo il successo in rimonta di Cagliari, Conte ha parlato di un “Sensi ancora dimezzato”.

LA SVEGLIA

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Contro i sardi, il marchigiano è entrato al posto di Eriksen esattamente come accaduto alla prima giornata di campionato contro la Fiorentina, poi l’occasione da titolare a Benevento e il nuovo stop che ha inevitabilmente cambiato i piani che Conte aveva in mente all’inizio. Il rientro, contro Sassuolo, Real Madrid e Lazio, ha messo in evidenza un Sensi ancora molle, sotto ritmo, privo di quell’intensità di cui si nutrono i meccanismi di Conte e, probabilmente, anche un po’ frenato dal punto di vista psicologico. Da qui le sole sei presenze collezionate finora per appena 159’ totali in campo. Prima di Cagliari, per trovare un Sensi in grado di accumulare oltre mezzora in campo bisogna risalire addirittura allo scorso 12 febbraio, andata di semifinale di Coppa Italia contro il Napoli (66’ da titolare). Troppi i problemi muscolari (cinque in un anno), impossibile negarlo. Ma adesso il peggio è alle spalle e c’è da mettersi sotto. Conte sta cercando di spronarlo nella speranza di vedere più cattiveria e convinzione anche in allenamento, motivo che spiega anche lo schietto giudizio del post vittoria a Cagliari. La mano del tecnico è tesa, ora per Sensi è giunta l’ora di reagire.

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