Sensi, chi si rivede! È lui l’uomo giusto per invertire la rotta?

In questo periodo complicato, il ritorno del centrocampista dopo l’ennesimo stop è forse l’unica buona notizia per Conte. Tra Vidal e Barella, ecco come potrebbe far prendere il volo all’Inter. Perché con l’ex Sassuolo in campo la squadra viaggia a 2,3 punti a partita…

Inter-Real Madrid, 34′ della ripresa. Antonio Conte chiama il cambio, Gagliardini out, dentro Stefano Sensi. I nerazzurri sono sotto di 2 gol e l’ingresso dell’uomo col compasso non cambia il finale della sfida Champions. Ma il ritorno in campo del centrocampista (voto finale Gazza, 6), dopo l’ennesimo stop fisico, è forse l’unica buona notizia per il tecnico leccese di questo periodo complicato. Che ora per invertire la rotta, potrebbe puntare su di lui (magari aumentandone il minutaggio) già nella trasferta contro il suo ex Sassuolo, quello in cui il genietto tascabile di 168 cm è diventato grande. Andiamo però con ordine.

il calvario

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Perché nella testa dell’allenatore, il marchigiano 25enne è quello che, piazzato tra Barella e Vidal, può nobilitare il centrocampo aggiungendo fantasia, imprevedibilità e gol. Nella prima Inter contiana, quella delle sei vittorie di fila all’inizio dell’anno scorso, Sensi aveva piazzato tre reti. Mica male. Poi alla settima si fa male con la Juve e inizia il calvario: adduttori, polpaccio, piede, bicipite femorale. L’annata 2019-20 si chiude con un bottino misero: 19 presenze, in tutte le competizioni, ultima da titolare il 26 gennaio con il Cagliari. L’Inter però crede in lui. E onora la promessa col Sassuolo riscattandolo con 20 milioni di euro (più 3 già versati per il prestito). Eriksen trequartista è stato bocciato. Barella, il “trequartista di destra” (parole del tecnico), Gagliardini è più un incontrista. Insomma, Stefano è l’uomo giusto per Conte, quello di estro. Peccato per la continuità.

altro stop

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Eh già, perché in questa stagione Sensi raccoglie solo 4 presenze (122′ in totale), 7 in campionato in tutto il 2020, 4 dal 1′. Titolare a Benevento, la sua ultima apparizione è con la Lazio entrato al 67’, espulso all’86’ per una manata di reazione a Patric. Passati la sosta del campionato e il pit stop disciplinare per il derby, tra Borussia e Genoa – con tanto di provino – l’ennesimo infortunio alla coscia sinistra. Ma il ragazzo ha garra. Non molla. Ci crede. E spazza via pure lo voci di mercato che infastidirebbero chiunque: “L’Inter è casa mia”. E poi ecco lo sfogo social: “Mi fa incazzare non essere riuscito a dare il mio contributo, non aver potuto dare il mio meglio. È ora a di lasciarsi alle spalle sfortune, problemi fisici, ostacoli che mi hanno costretto a frenare”. Insomma, Sensi ora vuole prendere il volo. E Conte lo sa bene. Quando gioca lui, l’Inter viaggia al ritmo di 2,3 punti a partita. Che di questi tempi…

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