Segnò all’Inter, fece infuriare Conte: che fine ha fatto Juwara?

Lo scorso luglio il classe 2001 ha segnato la prima rete in A contro i nerazzurri. Il raddoppio di Barrow consegnò i tre punti al Bologna. E in questa stagione…

La corsa sfrenata e gli abbracci dei compagni. Istantanea indimenticabile. A San Siro il primo gol tra i pro contro l’Inter. Musa Juwara è incredulo, ha appena battuto Handanovic. Poi Barrow raddoppia e i tre punti vanno al Bologna. Momento perfetto. Quel 5 luglio 2020 è stampato nei ricordi del giovane attaccante gambiano. “Il gol è merito di Mihajlovic, mi ha dato fiducia. Non dimenticherò mai questo giorno”. Poche parole pronunciate alle telecamere, travolto dall’emozione. Non è abituato, ha solo 18 anni: “Sono contento perché è un bravo ragazzo”, il commento dell’allenatore rossoblù. Rivincita meritata.

Traversata

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Quattro estati prima era salito su un barcone di fortuna. Da solo e senza saper nuotare. Il 10 giugno 2016 una Ong tedesca sbarca sulle coste di Messina: a bordo 536 migranti. Tra cui un quindicenne dagli occhi grandi e speranzosi. Dalla Sicilia al centro migranti di Ruoti, paesino in provincia di Potenza. Niente scuola, solo pochi euro per mangiare. La svolta è il pallone. Inizia ad allenarsi nelle giovanili della Virtus Avigliano: “Avrebbe giocato 24 ore consecutive. Tutti gli volevano bene”, racconta chi l’ha conosciuto. Antonio Summa è nello staff tecnico, con Musa lega all’istante: “Mangiava petto di pollo e beveva aranciata”. A casa quanti pranzi insieme. Poi la scelta di avviare le procedure per l’affidamento. Quella sarebbe diventata la sua nuova famiglia.

La rabbia di Conte

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Segna poco più di 20 gol tra i ragazzini, il Chievo non se lo lascia sfuggire. Nelle giovanili del club ci resta due anni e nel 2018 gioca il Viareggio da protagonista in prestito al Torino. Il 25 maggio 2019 fa il suo esordio in A con la maglia gialloblù. Tappe bruciate. Attira l’attenzione di Sabatini che lo porta al Bologna: al primo anno di Primavera 11 reti in 16 presenze. Ha un ottimo rapporto con Barrow, anche lui gambiano, e Miha se lo porta in prima squadra. Sette presenze in A, fino al magic moment contro l’Inter. Un gol così pesante da far infuriare Conte: “Sono deluso, se perdiamo queste partite non possiamo definirci una grande squadra”.

Presente

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Lo scorso ottobre Juwara vola in Portogallo, destinazione Boavista. Ha bisogno di giocare per affinare la tecnica e accumulare esperienza: tre presenze da subentrato in Liga NOS, altre tre con la formazione giovanile. A febbraio la fine del prestito e il ritorno a Bologna. Ora l’ala sinistra classe 2001 è a disposizione di Zauri in Primavera: finora quattro gettoni e un assist. Dopo quasi un anno da quel gol all’Inter, Musa attende una nuova chance in prima squadra. Non ha fretta, vuole migliorare ed essere pronto quando lo deciderà Mihajlovic. “Con il casino che fa…”, aveva detto l’allenatore. Scheggia non impazzita. I suoi occhi hanno visto troppo. E i piedi corrono veloce. Nel deserto per sfuggire al caldo, sul barcone per sopravvivere. Adesso in campo dribblando gli avversari. Tra gol e sorrisi, il tempo è della sua parte.

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