È costato undici milioni. Lo Strasburgo l’ha scoperto in Svezia, nel Malmö, anticipando la concorrenza dell’Ajax e del Psv Eindhoven. Sebastian Nanasi si è presentato in Ligue 1 garantendo subito un impatto decisivo: quattro partite e tre gol contro l’Olympique Lione, l’Angers e il Lille. È un esterno di centrocampo, ha ventidue anni, è mancino. Può essere impiegato anche nel ruolo di ala nel 4-2-3-1 e nel 4-3-3. Versatile, rapido, un metro e 78. Ordinato, attento agli equilibri, brillante in fase di inserimento: è diventato una pedina fondamentale negli schemi del tecnico inglese Liam Rosenior.
IL CT TOMASSON – Nanasi è nato a Kristianstad il 16 maggio del 2002, ma i suoi genitori sono ungheresi. Ha già esordito nella nazionale svedese, ha segnato un gol all’Estonia, fa parte del nuovo gruppo creato dal ct John Dahl Tomasson, ex centravanti danese del Feyenoord e del Milan. Sebastian Nanasi è un jolly: centrocampista oppure attaccante di fascia. Anche a livello tattico assicura un peso notevole: aiuta il terzino, lo protegge, generosità e applicazione. Lo Strasburgo l’ha blindato con un contratto fino al 2029.
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