Scirea, 27 anni fa il giorno più triste. La Juve: «Non ti dimenticheremo»

Scirea, 27 anni fa il giorno più triste. La Juve: «Non ti dimenticheremo»

Il 3 settembre 1989 moriva in un incidente automobilistico uno dei più grandi campioni della storia bianconera e del calcio italiano. Il club: «La sensazione di mancanza profonda è viva»twitta

TORINO – Ventisette anni senza Gaetano Scirea. Dal 1989, il 3 settembre è il giorno in cui il calcio italiano ricorda un fuoriclasse raro, un campione in campo e fuori che fu uno degli uomini simbolo della Juventus di Giovanni Trapattoni e della Nazionale sul tetto del mondo. Scirea trovò la morte a Babsk, in Polonia, dove aveva appena visionato il Gornik Zabrze, avversario della Juve in Coppa Uefa. Aveva smesso la carriera di calciatore per iniziare quella di tecnico, come vice di Dino Zoff, e tra i suoi compiti c’era anche quello di prendere informazioni sui prossimi rivali dei bianconeri. Scirea perse la vita a causa di un incidente stradale dal quale non riuscirono a salvarsi anche l’autista e un interprete che viaggiavano con lui. La notizia della morte sconvolse il mondo juventino e il calcio italiano, che perdeva uno dei campioni del mondo di Spagna 1982.

IL RICORDO DELLA JUVE – Sul proprio sito, la Juventus ha ricordato così Scirea: «Ci sono giorni che segnano indelebilmente la memoria di qualsiasi appassionato di sport. Da un lato ci sono le date delle grandi vittorie, dei momenti più esaltanti. Dall’altro, purtroppo, ci sono quei giorni in cui senti che hai perso qualcosa. E continui a sentirlo, anche a distanza di 27 anni. È proprio ciò che accade a qualsiasi tifoso bianconero quando pensa alla scomparsa di Gaetano Scirea, che se ne andava esattamente il 3 settembre 1989. Sono passate quasi tre decadi, ma la sensazione di mancanza profonda è viva, come se fosse successo un mese fa. […] Quel giorno il calcio italiano perse un Campione del Mondo, lo sport uno dei suoi rappresentanti più illustri, e tutti noi, soprattutto, perdemmo un grande uomo. Calciatore dalla classe infinita e dai modi forti e gentili allo stesso tempo, Scirea era diventato quasi naturalmente un esempio di correttezza, di valori sani legati allo sport. Da quel giorno siamo tutti un po’ più soli, Gai, ma una cosa è certa. Il popolo bianconero, che oggi si stringe attorno a Mariella e Riccardo, non ti dimentica e non ti dimenticherà mai».

Tags: Gaetano ScireaNotizie Juventus

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