Scatta la A, ecco la Gazzettona: analisi, interviste e protagonisti della caccia alla Juve

L’edizione extralarge per la serie A che ricomincia sabato alle 18 da Fiorentina-Torino

La Gazzettona è quel che in certi casi manca un bel po’: è come un abbraccio. Che si può dare. Abbraccia il momento e quel che verrà. Il campionato e l’annata che sarà. E’ anche un AssembraMenti. E domani è in edicola. La Gazzettona è il primo passo leggibile verso la ripartenza di una Serie A vista da dentro e in attesa di far entrare la gente negli stadi, i tifosi, coloro che tutti vorrebbero ri-vedere come cornice pulsante. Bisogna attendere, lì, modularsi; ma non per sapere cosa ci aspetta dentro al prossimo campionato: le solite venti squadre sì, ma con tante facce nuove, schemi, allenatori, ipotesi, arbitri, verità, tivù, timori che possono anche non mancare ma pure protocolli da seguire per il Covid-19 e magari da cambiare, ricorrenze, cenni storici e tutto quanto è attualità. Una Gazzettona appunto. Un aperitivo extralarge.

E quindi…

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Il sommo campionato non poteva, fra l’altro, esimersi dal connettersi con chi è stato sommo poeta: questa serie A ricomincia da Firenze, domani, ore 18, Fiorentina-Torino, sfida già da 1-x-2 per dirla alla vecchia maniera, blocco di partenza di un campionato che nasce nella città che ha dato vita a Dante Alighieri e che porterà la propria storia nel prossimo 2021, ovvero l’anno che abbraccia il 700° del Poeta. Quando su Google digiti ”E quindi…”, ti esce immediatamente ”uscimmo a riveder le stelle”. Perfetto. Ci sono Ribery e il Gallo-Belotti tanto per iniziare, poi arriveranno gli altri, tutti, da Ronaldo a Ibra, vecchi volti con maglia nuova e nuove facce con maglie vintage.

Mani e “sciamani”

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Il tutto, poi, verrà letto col senno del… prima anche da Arrigo Sacchi e con uno zoom su tutti gli allenatori che si daranno battaglia, coi propri moduli che intersecano gli altrui modi di vivere e allenare: sciamani, per qualcuno. Si va dal debuttante da Formula Uno Andrea Pirlo al veterano Claudio Ranieri con in mezzo altri deb o tipi che ci riprovano (Conte) o che nell’ultimo anno ne hanno passate di ogni (Mihajlovic) rimettendosi lì, in panchina, dentro al senso del proprio lavoro. Ovvio, poi, che dirigono tutto loro, gli arbitri, abitanti di una terra di mezzo perennemente discussa: chi saranno quelli di quest’anno, la Can e come sarà gestito quel benedetto (si fa per dire) fallo di mano che un campionato fa ha fatto così discutere (eufemismo)? In tutto questo, cenni di storia, la cronaca, l’attualità, il mercato ancora aperto (fino al 5 ottobre) e i tifosi-vip in astinenza da tribuna. Domanda: quanto vi manca andare allo stadio? Quasi quanto un abbraccione. Extralarge.

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