Secondo Fernando Costa, presidente della Federcalcio boliviana, l’idea è che “i tornei non si giocheranno” mentre si svolgono le indagini
L’Argentina affronterà la Bolivia in trasferta il 12 settembre nel secondo turno delle qualificazioni sudamericane per i Mondiali in programma nel 2026 in Messico, Canada e Stati Uniti. Tuttavia, a pochi giorni dalla partita, a La Paz è scoppiata una grave crisi sportiva a causa di un’accusa mossa da Fernando Costa, presidente della Federcalcio locale.
In questa occasione, il numero uno dell’organo calcistico boliviano ha presentato una denuncia in cui afferma come nel campionato del suo Paese esista una “rete di corruzione” che coinvolge scommesse clandestine, partite truccate e tangenti. Proprio lui, in conferenza stampa, ha spiegato che questo circolo sarebbe composto da “cattivi dirigenti, arbitri e giocatori”, i quali starebbero minando “l’integrità del Fair Play”.
Non ultimo, Costa ha parlato anche delle prove in suo possesso. “Il materiale ricevuto contiene prove estremamente serie”, ha dichiarato. Sulla stessa linea, il dirigente ha confermato che sono previsti procedimenti penali e ha messo in dubbio la continuità del campionato. “L’idea è che i tornei non vengano disputati mentre la Procura svolge le indagini del caso”, ha detto.
Infine, ha aggiunto anche che i presidenti di diversi club gli hanno dato il loro sostegno. “Chiedono che i responsabili siano puniti in modo esemplare”, ha chiosato.
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3 settembre – 08:12
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