Scamacca trascina il West Ham: 3-1 al Viborg e gironi vicini

L’attaccante italiano sblocca il risultato con un bel colpo di testa, gli inglesi la chiudono nella ripresa. In campo anche Ogbonna

Dal nostro corrispondente Davide Chinellato @dchinellato

18 agosto – LONDRA

La prima volta non si scorda mai. Quella di Gianluca Scamacca da titolare del West Ham è la sua indimenticabile prima volta in tante cose: primo gol con la nuova maglia, 24 minuti dopo il fischio d’inizio, primo dito agitato per i suoi nuovi tifosi nel suo nuovo stadio, primo gol in Europa nella sua prima presenza nelle coppe. Un trionfo, suo e del West Ham, che nell’andata degli spareggi di Conference League stende 3-1 i danesi del Viborg (ritorno giovedì prossimo in Danimarca). E riabbraccia Angelo Ogbonna, titolare e capitano 9 mesi dopo la rottura del crociato del ginocchio destro. I due italiani hanno entrambi giocato 66’.

GLI ITALIANI

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Scamacca finalmente dall’inizio era la certezza della vigilia. Ogbonna è la sorpresa dell’ultimo minuto. “Non è lontano dal rientro” aveva detto Billy McKinlay, rimpiazzo in panchina dello squalificato David Moyes, nella conferenza stampa della vigilia. Il 34enne fermo dal 7 novembre invece ritrova subito il campo, col London Stadium che lo applaude come si fa con gli eroi. Lui, che ha lavorato sodo tutta l’estate per accelerare il recupero ma che con la prima squadra finora non si era ancora visto, nemmeno in panchina, fa di tutto per meritarsi quegli applausi, con una partita senza incertezze. Come Scamacca. Il gol al 24’ è un assaggio del suo talento, un colpo di testa da scalata al cielo per raccogliere uno splendido cross da sinistra di Cornet, nuovo arrivato come lui che in Europa trova quei minuti che in Premier ancora non ha. La rete sblocca l’azzurro: Scamacca dopo aver fato centro è più nel vivo della manovra, dettando anche tempo e movimenti per i compagni. Sia lui che Ogbonna salutano tra gli applausi al 66’, subito dopo che Bowen ha fatto 2-0. Una partita così era quello che serviva a Scamacca per dimostrare al West Ham che puntare su di lui è stata la scelta giusta, per mostrare ai suoi nuovi tifosi che il loro attaccante italiano di cui hanno lentamente imparato a pronunciare il nome merita i loro applausi. Ora tocca a Moyes convincersi a dargli più spazio, anche in Premier. Come a Ogbonna, titolare inamovibile prima di farsi male che ora, finito l’incubo, punta a riprendersi lo spazio perduto.

LA PARTITA

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Scamacca ci prova subito, ma il suo tiro al 6’ viene respinto dal portiere Pedersen. Il gol salendo in cielo al 24’ è quello che fa esplodere lo stadio, mezzo vuoto anche per lo sciopero dei trasporti che nel tardo pomeriggio ha bloccato Londra. Scamacca dopo la rete è più intraprendente e ci riprova al 29’, con uno splendido destro a giro da fuori area che costringe Pedersen a mostrare tutto il suo talento da portiere. Nella ripresa un colpo di biliardo di Bowen, che al 64’ scaglia un imparabile sinistro da fuori, regala il 2-0 al West Ham. Il doppio vantaggio convince McKinlay a cambiare, anche i due azzurri, ma il Viborg subito dopo rientra in partita, con Jensen che al 69’ ripete per dinamica il gol di Scamacca. A chiudere il match ci pensa il cambio dell’azzurro, Antonio, che al 78’ appoggia in rete uno splendido passaggio di Benrahma. Gli Hammers sono ancora pericolosi, ma il risultato non cambia più.

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