Di parere opposto la dirigenza biancoazzurra. Il presidente Sebastiani: «Regole violate, giusto così»twitta
SASSUOLO – La Corte sportiva d’appello della Figc non ha fatto sconti al Sassuolo, confermando la sconfitta a tavolino per 0-3 nella gara con il Pescara dello scorso 28 agosto. Il provvedimento arrivò a causa dell’entrata in campo del calciatore Ragusa, il cui nome non era stato comunicato tra i 25 in lista gara entro l’orario stabilito dalla Lega. Deluso l’amministratore delegato del club neroverde, Giovanni Carnevali, che in collegamento a Sky Sport 24 ha spiegato: “Prendiamo atto di quanto deciso anche se non siamo assolutamente d’accordo. Tutto questo ci sembra incredibile, la norma va rivista perché una mancanza di comunicazione non interferisce sulla gara e Ragusa era tra i 25 già il giorno prima della partita”. “Nel calcio a volte vengono presi provvedimenti relativi – ha aggiunto il dirigente – ad esempio se non si pagano gli stipendi viene tolto un punto, per una mancanza del genere tre. Il problema è che il sistema calcio è sbagliato, ma noi andiamo avanti pensando a proseguire il nostro cammino tra campionato ed Europa League. La nostra Lega è vecchia e obsoleta, serve un cambiamento”.
PESCARA: È GIUSTIZIA – Di parere opposto Daniele Sebastiani, il presidente del Pescara. Questo il suo commento: “La decisione della Corte sportiva di appello conferma che c’è stata un’irregolarità da parte del Sassuolo. Sinceramente, se mi fossi trovato al loro posto, mi sarei comportato in maniera diversa ammettendo l’errore. Siamo comunque sereni anche se il club emiliano deciderà di rivolgersi al Collegio di garanzia del Coni. Da parte nostra non c’è nessuna soddisfazione, ma solo la consapevolezza che le regole sono state rispettate”.
