Sassuolo-Lazio 2-1: Zaccagni non basta, Sarri ko

Altro stop per Sarri. La Lazio si ferma ancora sul più bello, non riesce a vincere due partite di fila. Il gol di Zaccagni, primo con la maglia biancoceleste arrivato dopo soli 6′, non è bastato. Il Sassuolo ha giocato con un ritmo più intenso, ha sprecato tanto nel primo tempo, ma nella ripresa ha ottenuto la rimonta con i gol di Berardi e Raspadori. La Lazio fallisce il sorpasso alla Roma, che deve ancora giocare con lo Spezia, e scivola al nono posto, scavalcata dall’Empoli che è andato a vincere sul campo del Napoli.

Tante assenze, out Luis Alberto e Milinkovic

Sarri ha dovuto fare i conti con assenze importanti, soprattutto a centrocampo, dove mancavano due pilastri come Milinkovic e Luis Alberto. Nella ripresa poi, quando ha perso per infortunio, prima Pedro (uscito all’intervallo), poi Zaccagni, ha visto la sua squadra calare troppo. Le fatiche dell’Europa League ancora una volta si sono fatte sentire. Nel finale la Lazio è andata a un passo dal pareggio con la traversa clamorosa di Basic su punizione. Altri due gol subiti però, portano a 32 la quota delle reti incassate, il Sassuolo ha sprecato tante occasioni e si è trovato davanti un grande Strakosha, soprattutto nel primo tempo. La difesa biancoceleste è ancora troppo fragile.

Zaccagni gol alla prima occasione

La Lazio conferma di essere una squadra cinica e spietata sottoporta. Alla prima occasione al 6’ Zaccagni firma il suo primo gol con la maglia biancoceleste sfruttando una grande giocata di Pedro. La squadra di Dionisi reagisce subito, ma non è altrettanto concreta. Scamacca e compagni costruiscono numerose occasioni da gol, ma un po’ per imprecisione, un po’ per merito di un grande Strakosha non riesce a trovare il pareggio. La più clamorosa è al 25’ quando il portiere biancoceleste si allunga per deviare sul palo un tiro velenoso di Scamacca che gli rimbalza davanti. La Lazio in difesa balla un po’ troppo, però quando riparte dà sempre la sensazione di poter far male e forse l’unico rammarico per i biancocelesti è non essere riusciti a trovare il 2-0 prima dell’intervallo. Pedro sulla destra è incontenibile, così come Sarri, che non sta mai seduto in panchina perché capisce che la sua squadra soffre il ritmo intenso del Sassuolo, ma non deve farsi schiacciare.

Pedro ko

Nella ripresa Sarri perde Pedro per un problema muscolare, nel primo tempo era stato uno dei migliori. Il tecnico biancoceleste al suo posto inserisce Felipe Anderson. Il secondo tempo inizia con le squadre allungate e tanti spazi liberi. Il Sassuolo ha subito un’occasione clamorosa, sciupata da Berardi che calcia alto da ottima posizione. La Lazio risponde con Akpa Akpro, che servito da Immobile calcia malissimo dal limite. Il ritmo è sempre molto intenso e con poche interruzioni, anche perché l’arbitro Sozza lascia giocare sui contrasti al limite.

Uno-due Sassuolo, Berardi e Raspadori

I biancocelesti soffrono troppo e al 63′ il muro crolla sulla grande giocata di Berardi, che la mette all’angolino con un sinistro a giro dal limite dell’area. Sarri perde anche Zaccagni che al 58′ accusa l’ennesimo infortunio muscolare, prova a resistere ma zoppica vistosamente. Dopo il gol, al 65′ lascia spazio a Lazzari. Immobile prova a dare una scossa, ma con Pedro e Zaccagni out per infortunio è un po’ troppo solo lì davanti. I sostituti Felipe Anderson e Lazzari non danno l’apporto sperato. Il Sassuolo ha una marcia in più e al 69′ completa la rimonta con Raspadori che beffa Strakosha, dopo un’altra giocata devastante di Berardi che fa fuori tutta la difesa, come in occasione del primo gol. La Lazio prova a riprendere la partita, anche se il Sassuolo non abbassa né il ritmo né il baricentro. All’83’ Chiriches rischia parecchio in area, ma la palla gli sbatte sulla spalla. All’87’ il Sassuolo paga un’altra ingenuità. Consigli sbaglia il rinvio e Ayhan butta giù Muriqi al limite lanciato a rete: rosso inevitabile per il difensore che era entrato al 73′. La punizione di Basic colpisce la traversa e batte a pochi centimetri dalla riga: i biancocelesti esultano, ma la goal line technology non segna la rete sull’orologio dell’arbitro. In dieci uomini il Sassuolo deve soffrire, ma riesce a chiudersi e porta a casa i tre punti. Dionisi può esultare.

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