Sassuolo, Dionisi: “Berardi affaticato. Io come Sarri? Mi riempie d’orgoglio”

Al termine della sfida del “Mapei Stadium” tra Sassuolo e Lazio, il tecnico neroverde, Alessio Dionisi, ha analizzato in conferenza stampa la vittoria per 2-1 sulla compagine biancoceleste allenata da Maurizio Sarri

Termina 2-1 il posticipo delle 18.00 tra Sassuolo e Lazio, match valevole per la diciassettesima giornata del campionato di Serie A. Al termine della gara, il tecnico della compagine emiliana, Alessio Dionisi, ha analizzato la vittoria interna contro la compagine bianconceleste guidata da Maurizio Sarri. Di seguito le dichiarazioni del tecnico neroverde in mixed zone, dalla sala stampa del “Mapei Stadium” di Reggio Emilia.

L’ANALISI – “Parlare di sblocco dopo il primo gol loro, nì, perché l’hanno fatto subito ed è la dimostrazione che in partita c’eravamo, non è cambiato nulla. In uscita palla abbiamo sbagliato, brava la Lazio. Noi abbiamo continuato. Non è un caso se altre volte traversa-gol e oggi traversa-fuori, non bisogna dimenticare gli episodi positivi e negativi. Il miglior Sassuolo come continuità sulla partita? Non lo so. Io spero di no, spero che il mio Sassuolo si veda alla prossima, troveremo una squadra forte che in casa batte tutti ma dobbiamo proviamo a essere migliori già dalla prossima, nelle difficoltà che vivremo”.

LE ASSENZE IN CASA LAZIO –“Milinkovic  e Luis Alberto out hanno facilitato la gara? Sapevamo che non ci sarebbe stato Milinkovic, di Luis Alberto lo abbiamo saputo ieri. Noi dovevamo fare questa partita e non sto qua elencare perché qualcuno mancava a noi. Loro stanno giocando più di noi e sapevamo che nel secondo tempo avrebbero potuto concedere qualcosa. La Lazio è passata in vantaggio su un nostro errore. Concedere così poco a una squadra come la Lazio non è facile, oltre i demeriti della Lazio ci sono grandi meriti da parte del Sassuolo”.

SU SARRI – “Mi inorgoglisce essere avvicinato a Sarri. La qualità del gioco la fanno i giocatori. La mano di Sarri è tangibile, anche se non sta a me giudicare la Lazio, ma sì, si vede la mano di Sarri, credo che abbia vinto chi ha meritato di più. Da Toscano cos’è per me Sarri? Non è mia abitudine guardarmi indietro, credo che si migliori guadando al domani, per questo penso già alla prossima partita ma devo dare anche merito ai giocatori che hanno fatto un’ottima partita, sicuramente poi glielo ricorderanno anche i giornali. Non può essere paragonata la mia carriera a quella di Sarri. Io forse sono stato fortunato ad arrivare prima in A, ma magari poter emulare quello che ha fatto Sarri”.

“Ferrari e Berardi sostituiti per problemini fisici? Gian Marco aveva già un problema a fine primo tempo e ha provato a continuare, lo stavo togliendo perché annaspava un pochino. Non credo sia una cosa grave. Io Domenico non lo toglierei mai, era un po’ stanco, ma è stato lui a chiedere il cambio, più un affaticamento che altro”.

Precedente Napoli-Empoli, le pagelle: Zurkowski, un blitz da 7. Mertens non gira: 5 Successivo Inter show, Cagliari annichilito: sorpasso al Milan e primato solitario