Sarri sul chi vive: “Lo Spezia come la Parigi-Roubaix

Il tecnico della Lazio non vuole cali di tensione: “Avversario in gran forma e campo molto caldo. Immobile? Sta tornando lentamente”

dal nostro inviato Stefano Cieri

13 aprile – Formello (Roma)

Conta solo La Spezia. Maurizio Sarri scandisce bene le parole, le ripete quasi con ossessione. Lo ha fatto già con i suoi uomini nello spogliatoio, lo ribadisce anche pubblicamente. Il tecnico teme che la sua Lazio, dopo la bella vittoria sulla Juve, possa affrontare la trasferta di domani a La Spezia con una carica agonistica inferiore. “Se così fosse – avverte l’allenatore – sarebbe deleterio per noi. Dovremo avere le motivazioni massime per sperare di fare risultato. Affrontiamo un avversario in salute, che ha anche battuto l’Inter sul suo campo e che nelle ultime partite ha perso una sola volta. Inoltre giocheremo in uno stadio in cui il fattore campo pesa perché il pubblico è molto vicino al terreno di gioco. Dovremo esserci soprattutto con la testa”. Partita dunque, molto più difficile di quello che si potrebbe pensare, al punto che – prendendo a prestito il linguaggio ciclistico – Sarri la definisce “una Parigi-Roubaix, piena di buche e di insidie”.

Senza Vecino

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Il tecnico è intenzionato a riproporre la stessa formazione schierata inizialmente contro la Juventus, anche perché Vecino (che era in ballottaggio con Cataldi) non è stato convocato per il riacutizzarsi di un fastidio al ginocchio “Se lo trascina da un po’ di tempo – spiega Sarri -, speriamo di recuperarlo nel giro di 3-4 giorni”. Cataldi titolare in cabina di regia, quindi. “Danilo ha fatto grandissimi progressi in questo ruolo. Cosa gli manca? Tenere certi ritmi per 90 minuti. Ma lui è uno che dà sempre tutto senza risparmiarsi ed è normale che dopo 60-70 minuti cali. Ma preferisco uno così ad un altro che si gestisce per arrivare al 90′”. Confermato titolare anche Immobile, alla seconda dall’inizio dopo l’infortunio. “È in crescita – rivela Sarri -. Si sta allenando con continuità da un paio di settimane, non è ancora al massimo, ma sta migliorando”.

Juve e arbitri

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Sarri si concede poi anche un piccolo passo indietro per tornare a parlare del match con la Juve e delle polemiche che ne sono seguite. Si è parlato molto del gol di Milinkovic, preceduto da un lieve contatto tra il serbo e Alex Sandro, giudicato regolare dall’arbitro Di Bello. Sarri sostiene che invece siano stati altri gli episodi incriminati. “Si è parlato solo di quello, ma noi abbiamo terminato la partita con la netta sensazione di essere stati penalizzati da certe decisioni. Intanto il gol della Juve: è irregolare perché Rabiot calpesta il nostro portiere per andare a colpire il pallone: andava annullato. Poi, rivisto bene il contatto tra Zaccagni e Cuadrado, si può notare che l’impatto c’è sulla linea dell’area, quindi era rigore. E poi tanti giocatori della Juve sono stati graziati per falli che erano da ammonizione”.

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