Sarri: “Il fallo di Milinkovic? Forse era da fischiare, ma la Juve doveva finire in nove”

L’allenatore biancoceleste dopo la vittoria sui bianconeri: “Siamo a +7 dal quinto posto ma le gare da giocare sono ancora tante, non è facile. La squadra? Orgoglioso di quest’atteggiamento”

La sua Lazio consolida il secondo posto con la bella vittoria contro la Juventus (è a +5 dalla Roma terza, +7 dal quinto posto) e Maurizio Sarri sorride restando prudente: “I punti sembrano tanti, a volte sembrano pochi, ma in realtà ce ne sono ancora 27 in palio e abbiamo delle partite durissime da giocare. Non possiamo pensare sia facile, non è facile adesso e non era impossibile un mese e mezzo fa quando eravamo sotto”.

Consapevolezza

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La prestazione della sua squadra però lo convince: “Mi rende orgoglioso l’atteggiamento dei giocatori e quella continuità che hanno trovato un mese fa in allenamento e che piano piano sta venendo fuori anche in partita. La squadra gioca con un piglio diverso, una consapevolezza diversa, è sempre dentro la partita e questo mi piace”. In quella contro i bianconeri la Lazio ha anche tenuto altissimo il ritmo: “Il rischio quando giochi contro la Juventus è proprio quello di andare sottoritmo, perché loro ti danno sempre la sensazione di controllare la palla, ti aspettano bassi e questo ti porta abbassare la velocità di pensiero e la velocità della palla. Di questo abbiamo parlato tutta la settimana e siamo riusciti a tenere alta l’intensità soprattutto nei primi 60-70 minuti”. Su un futuro di Zaccagni in Nazionale taglia corto: “Spero di no, è un bene che lo lascino qui…”.

Gli episodi discussi

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Sarri torna poi sugli episodi arbitrali. Sul presunto fallo di Milinkovic Savic su Alex Sandro prima dell’1-0 ammette: “La mia impressione da lontano è stata che si poteva anche fischiare. Sinceramente però ho avuto anche impressioni diverse, ovvero che la partita sia finita con un paio di ospiti… La Juve doveva chiuderla in nove, il fallo di Locatelli era da rosso e non da giallo e Cuadrado è stato salvato dall’espulsione, tanto che l’allenatore l’ha tolto 30 secondi dopo”.

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