Sarri gela Spalletti: ora credere alla Champions è doveroso

Se ci credesse davvero, visto il ruolino in campionato (e Champions) del Napoli fino a questo momento, lo sa solo lui. Ma certamente Maurizio Sarri, alla sua Lazio, ha trasmesso la convinzione che sì, al Maradona si poteva vincere. Anche quest’anno. Anche adesso che il Napoli, con cui lui sognava lo scudetto in passato, sta volando verso il tricolore con un altro allenatore. Nel primo tempo la sua Lazio è stata precisa, ordinata, è partita forte ma non si è mai scoperta, ha fatto filtro a centrocampo e ha limitato le bocche di fuoco azzurre. Nelle ripresa prima ha fatto sfogare la capolista, poi ha colpito con Vecino, bravissimo dalla distanza a sfruttare un disimpegno non perfetto di Kvara. Serata opaca, quella del georgiano, così come quella di Osimhen. Capita, all’interno di una stagione spettacolare.

Sarri e la Lazio, la Champions è un obiettivo

Non è stata altrettanto spettacolare quella della Lazio, ma stasera i biancocelesti vanno a dormire al secondo posto in classifica. Con una partita in più rispetto alle altre, certo, ma al termine del week end potranno superarla solo le milanesi. Credere alla Champions, adesso, al netto di pretattica e scaramanzia è un obbligo. Anche perché la squadra vista al Maradona l’Europa del prossimo anno può giocarla senza problemi. Quella più importante, chiaramente.


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