Sarri con la garanzia Albiol Con lui il Napoli è imbattuto

Prima dell’infortunio di Albiol il Napoli era una invincibile armata anche, o forse soprattutto, per merito del condottiero spagnolo della retroguardia azzurra. Lo si è capito, con grande rammarico di Sarri, nel momento in cui l’ex centrale del Real Madrid si è dovuto fermare per un infortunio muscolare in Champions contro il Benfica. Da quel momento il Napoli, che fino ad allora aveva collezionato cinque vittorie e due pareggi, ha iniziato a sbandare. Così sono arrivate ben quattro sconfitte e 14 reti al passivo in appena nove partite. Tutte, ovviamente, senza Albiol.

lui e gli altri — Dunque, la linea difensiva alla quale lavora in maniera ossessiva il tecnico del Napoli è sì importante per gli equilibri della squadra ma forse sono ancora più importanti gli elementi che la compongono e tra questi uno in particolare, appunto Albiol. Già perché Raul, il cui rendimento nella seconda annata napoletana di Benitez è stato decisamente al di sotto delle aspettative, è diventato fondamentale nei meccanismi di Sarri sin dalla scorsa stagione, addirittura sin dal primo giorno di ritiro agli ordini dell’allenatore toscano. Albiol si è messo in discussione, ha modificato alcuni aspetti del suo modo di difendere ed è diventato un punto di riferimento per i compagni. Adesso è chiaro che con lui in campo chi gli sta vicino migliora in maniera esponenziale il proprio potenziale. È il caso di Koulibaly, che senza una guida di fianco finisce con l’eccedere nei tentativi di anticipo lasciando molto campo alle sue spalle, ma anche di Hysaj che si sente meno sicuro perché dal suo lato (Albiol gioca centrale di destra) spesso il raddoppio non è puntuale.

il rientro — Loro, più degli altri, aspettano con ansia il ritorno di Albiol che oggi ad Udine sarà regolarmente essere al suo posto. Albiol, inoltre, non è mancato soltanto in fase di non possesso. Tutti gli altri difensori del Napoli (compresi Maksimovic e Chiriches che hanno piedi discreti) sono infatti essenzialmente dei marcatori mentre Raul funge anche da regista arretrato. È lui l’uomo deputato a far ripartire l’azione quando gli avversari “schermano” il regista azzurro ed è l’unico in grado di pescare con un passaggio in verticale Hamsik o Zielinski tra le linee nemiche.
reina e… zapata — Insomma, dopo una estate tribolata con il rinnovo di contratto che non arrivava e le pressanti richieste del Valencia rispedite al mittente, adesso è chiaro che il Napoli non può fare a meno di Albiol e che l’accordo prolungato fino al 2020 non è uno specchietto per le allodole ma la garanzia per il club azzurro di poter contare ancora sul difensore spagnolo che dall’alto dei suoi 31 anni è un po’ la chioccia del reparto arretrato insieme al connazionale Reina. A proposito, anche il rendimento di Pepe è calato da quando davanti non ha più Albiol. Difficile credere che sia soltanto un caso come è difficile immaginare un difensore più adatto di Albiol per tenere a bada alla Dacia Arena l’ex Zapata. I due si sono sfidati tante volte in allenamento, il colombiano ha gran fisico e forza ma Raul è “imbattibile”. Anzi lo è il Napoli con lui in campo.

 Gianluca Monti 

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