Sanabria risponde a Vilhena, poi il Toro non sfonda: 1-1 con la Salernitana

Vantaggio ospite dopo 9’, nella ripresa il pari del paraguaiano. Il pareggio serve più ai campani, la squadra di Juric lascia ancora punti contro club di bassa classifica

Dal nostro inviato Mario Pagliara

16 aprile – Torino

Il Torino non spezza l’incantesimo casalingo contro le squadre di bassa classifica. La Salernitana si porta a casa un punto pesantissimo per la corsa salvezza, rispondendo al pari del Verona a Napoli. Meglio i campani nel primo tempo, il Toro riprende quota nella ripresa quando Sanabria risponde al vantaggio di Vilhena. Qualche rimpianto in più per Paulo Sousa: sull’uno a zero, l’occasione del potenziale 0-2 di Candreva si ferma sul palo. Juric avrà da riflettere ripensando che nel 2023 il suo Toro ha pareggiato in casa contro Verona, Cremonese e oggi la Salernitana, cedendo i tre punti allo Spezia. In casa serve un altro passo.

Salerno a tutta

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Il Torino regala un tempo, la Salernitana non pecca nell’interpretazione iniziale. Nei primi 45 minuti Juric si ritrova davanti agli occhi un Toro lontano parente rispetto allo standard di gioco a cui ha abituato: la squadra di Juric rincorre, non riesce ad imporsi e spesso subisce la pressione della Salernitana, con troppi uomini non al meglio. Dopo una ventina di minuti, il tecnico croato inizia ad osservare la partita seduto in panchina lasciando lo spazio dell’area tecnica al suo vice Paro: non era mai capitato da quando è al Toro. Dove finiscono i demeriti dei padroni di casa, iniziano i meriti della Salernitana. La squadra di Sousa è pimpante, altamente motivata, gioca una prima mezz’ora di buona intensità. A centrocampo sfrutta la spinta di Nicolussi Caviglia, una delle chiavi di una prima parte a tutta della Salernitana. Dopo nove minuti, è proprio Nicolussi Caviglia a sfilare palla a Ricci: poi Bradaric innesca Candreva, sponda di Piatek per la conclusione vincente di Vilhena. Aveva segnato all’andata, si ripete al ritorno. Nella prima mezz’ora, il Toro non trova gli uomini che dovrebbero trascinarlo. Al punto che al 37’ Ricci esce, complice anche un acciacco, per far posto a Vlasic. Tanti gli errori di Vojvoda e Singo, Ilic non incide, davanti l’unico che prova a riaprire i giochi è Radonjic. Al 36’ da un suo spunto nasce il rimpallo sulla traversa di Gyomber. Gli ospiti giocano meglio, dopo un quarto d’ora potrebbero raddoppiare ma il diagonale incrociato di Candreva si stampa sul palo, e vanno avanti all’intervallo.

La nona di Tonny

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Quando si riparte (senza cambi), il Toro pesca al 50’ la prima conclusione nello specchio, con una spizzata di testa all’indietro di Radonjic su cross di Vojvoda, controllata da Ochoa. Sul piano del ritmo il Toro cresce, sale nettamente di tono, trasferisce da subito l’impressione di aver cominciato davvero a giocare. Nel giro tre minuti produce due occasioni: prima con Radonjic (10’), tiro troppo debole per superare Ochoa, subito dopo (12’) con Miranchuk che apre in due la difesa avversaria mettendo Sanabria davanti alla porta. Tonny non fallisce: nono gol in campionato, vale l’1-1. La reazione del Toro c’è, la Salernitana resta in partita: la ripresa si riequilibra, ma Radonjic rimane una spina nel fianco per la difesa salernitana. Al 33’ una incursione del serbo sfiora il raddoppio, con Ochoa che stavolta si rifugia in angolo. Nulla più fino al fischio finale.

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