Sampdoria-Milan 1-2: Kessié-Castillejo, a Ranieri non basta Ekdal

GENOVA – Il Milan non arresta la propria corsa e risponde a distanza ai successi di Juve, Inter Napoli, espugnando 2-1 il Luigi Ferraris di Genova. Dopo un miracolo di Donnarumma su Tonelli in avvio, col difensore ex Napoli decisivo poi su Rebic, è Kessié a sbloccare il risultato ad un passo dal riposo su un calcio di rigore concesso per un fallo di mano di Jankto. Nella ripresa, aperta da un palo colpito da Tonali, aumenta la pressione blucerchiata, ma i ragazzi di Pioli chiudono i conti con Castillejo al 77′, in campo da una manciata di secondi. A regalare un po’ di brio al finale ci pensa Ekdal all’82’, che ha la chance del clamoroso pari al 95′.

Le scelte di Pioli e Ranieri

Senza IbrahimovicPioli si presenta al Ferraris con il consueto 4-2-3-1: ci sono Calabria, Gabbia, Romagnoli Theo Hernandez a protezione di Donnarumma, chance per Tonali in mezzo al campo accanto a Kessié e il terzetto Saelemaekers-Brahim Diaz-Calhanoglu a supporto di Rebic. Per la sfida con la capolista della Serie A, Ranieri non rinuncia al 4-4-2 dove, davanti ad Audero, agiscono Bereszynski, Ferrari, Tonelli ed il milanese-milanista Augello e, dietro alla coppia offensiva Gabbiadini-QuagliarellaThorsby-Adrien Silva in mediana e Jankto-Candreva sugli esterni.

Kessié sblocca su rigore

Il Milan prova subito a prendere possesso del centrocampo ed affacciarsi dalle parti di Audero sfruttando le fiammate di Theo Hernandez sull’out sinsitro, ma la Sampdoria tiene botta e se Kessié, scivolando, spende un giallo fermando Gabbiadini, all’8′ Tonelli costringe Donnarumma ad un super intervento per evitare l’1-0 con un colpo di testa ravvicinato al termine di un flipper impazzito al centro dell’area rossonera. La difesa blucerchiata, nello specifico Ferrari, si salva in extremis su Rebic tre giri di lancetta più tardi, ma la sensazione è che i ragazzi di Pioli cerchino la superiorità numerica nella trequarti avversaria attraverso una fitta rete di passaggi, mentre quelli di Ranieri attendano compatti in attesa di ripartire. Al 17′ i padroni di casa perdono Bereszynski per un infortunio muscolare, sostituito da Colley (mentre Ferrari viene dirottato terzino destro), un minuto dopo Rebic sciupa da buona posizione con un debole piatto destro e, al 22′, l’ex di turno Romagnoli (30 presenze in A col club genovese nel 2014-15) non riesce a dare forza alla propria incornata. Dopo una fase del match avara di emozioni, ad eccezione di un’ammonizione rimediata da Adrien Silva e da un tiro dalla distanza senza troppe pretese di Gabbiadini (35′), è ad un passo dal riposo che il primo tempo offre la sua occasione migliori: al 39′, da un lancio dalle retrovie, Rebic aggancia, fa a sportellate, elude l’uscita disperata di Audero e costringe Tonelli ad un miracoloso salvataggio sulla linea, compiuto con l’ausilio del palo; al 45′, Kessié trasforma il calcio di rigore concesso da Calvarese per un ingenuo fallo di mano di Jankto. Il Milan va a segno per la 30ª partita consecutiva in A: un record per la società meneghina.

Castillejo raddoppia, Ekdal accorcia

Tre novità al rientro in campo: Pioli getta nella mischia Hauge al posto di Brahim DiazRanieri richiama invece accanto a sé Jankto ed Adrien Silva, sostituiti con Damsgaard ed Ekdal. È a tinte rossonere anche la prima chance della ripresa: è il 47′ quando Tonali devia d’esterno di prima intenzione il cross del neoentrato norvegese con il pallone che, lentamente, sbatte sul palo prima di terminare la propria corsa tra le braccia di Audero. Ad ogni modo la Samp mostra un piglio diverso, alza ritmo e baricentro, ed aumenta la propria densità nella metà campo milanista: nel primo quarto d’ora del secondo tempo, però, l’unico vero tentativo è un tiro di Quagliarella ribattuto dal muro difensivo. Grandi proteste blucerchiate per un tocco di mano nella propria area di Gabbia, Calvarese non interviene spiegando come il pallone avesse precedentemente toccato il petto del difensore rossonero. I ragazzi di Ranieri iniziano a premere con regolarità e al 68′ ci prova di testa, senza fortuna, Thorsby. Il Milan è schiacciato e investe sul possesso per “respirare”: la mossa provvidenziale di Pioli è l’avvicendamento Saelemaekers-Castillejo: è il 77′ quando lo spagnolo, in campo da 8 secondi, gira a rete il bel pallone messo in mezzo da Rebic, chiudendo di fatto le ostilità. Due minuti più tardi, poi, l’attaccante croato si divora il tris, vanificando una splendida discesa di Calabria, mentre all’82’ la Samp si regala un finale di fuoco, accorciando le distanze con Ekdal, che batte Donnarumma con una volée sugli sviluppi di un angolo. La rimonta, però, sfuma sul colpo di testa dello stesso svedese ex Juve che, al 95′, non inquadra lo specchio: i rossoneri salgono a quota 26, in testa alla classifica di A con 5 punti di vantaggio sui cugini dell’Inter, Ranieri resta fermo a 11.

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