Salernitana, ore decisive. È una scalata fra mille carte

Covisoc e legali Figc studiano la montagna dei documenti del trust e l’“indipendenza”

La scalata continua. La scalata è il lavoro della Covisoc e dei legali della Federcalcio che in queste ore sono impegnati sulla montagna delle carte presentate dalla vecchia proprietà della Salernitana per assicurare che no, ormai i destini di Lazio e del club campano sono definitivamente slegati e non c’è nessuna ombra sul rispetto delle norme, articolo 7 dello Statuto e 16 bis delle Norme Organizzative Interne Federali, relative al divieto di doppio possesso.

Nel giorno in cui l’Italia del calcio si gioca un pezzo del suo sogno Europeo, gli uffici federali saranno presumibilmente aperti fino a notte fonda. È una corsa contro il tempo continua, anche per il presidente Gabriele Gravina e gli altri dirigenti presenti a Londra, che rientreranno in nottata per prepararsi al consiglio federale convocato per le 14 di domani. È probabile che nella giornata di oggi il lavoro della Covisoc si concluderà. Tutti si rendono conto della delicatezza della decisione, ma anche dell’impossibilità di rinvii o code per eventuali supplementi di approfondimento. Il giorno del calendario è il 14 luglio, come dire che di tempo ulteriore non c’è. Peraltro gli eventuali interessi dei terzi, prima di tutto quello del Benevento, che contesterebbe il tempo supplementare concesso per riformulare la soluzione trust, premono.

Indipendenza

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In testa alla classifica dei problemi c’è sempre la questione dell’indipendenza economica della società. Peraltro il tema su cui la documentazione è più corposa, la parte che è oggetto della valutazione della Covisoc. Il discorso non riguarderebbe tanto il compenso – circa 250mila euro – per l’advisor chiamato a sancire il valore della società e neppure per i due trustee, che dovrebbero pilotare la società verso la cessione. Il problema è capire una cosa: la Salernitana avrebbe fondi sufficienti per andare avanti da sola in questo periodo e non vivere sull’orlo del burrone, aggrappata a qualche rapporto sopravvissuto con i vecchi proprietari? Per rispondere a questa domanda, le due società, la Omnia Service One e la Morgenstern, che fanno capo a Enrico Lotito e Marco Mezzaroma, figlio e cognato del presidente della Lazio, hanno presentato una serie di carte per dimostrare l’esistenza di crediti a vantaggio del club, che uniti al primo contributo per i diritti televisivi, garantirebbero l’equilibrio economico della Salernitana. Bisogna andare dentro però questo equilibrio. Anche il divieto di acquisti o cessioni fra i due club, Lazio e Salernitana appunto, potrebbe contribuire a sparecchiare la tavola da altre ambiguità. Tuttavia il lavoro è ancora molto complesso perché bisogna evitare qualsiasi zona grigia nella vita del trust, ogni potenziale adiacenza con la Lazio e i vecchi proprietari.

Prudenza

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Il resto delle questioni, la prevalenza di un trustee sull’altro per evitare ogni situazione di stallo, il vincolo dei sei mesi di tempo massimo con i 45 giorni in più solo per una traduzione operativa di un accordo per la vendita già definito, la cancellazione di uno dei due “guardiani”, sembra almeno apparentemente risolto. Ma non si può dare nulla per scontato e ieri la giornata è scivolata via con una doppia, rigorosa prudenza. Insomma,la scalata continua e non è chiaro che cosa ci sarà in cima.

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