Salernitana, il ritorno di Colantuono: “Assenze? Non ci piangiamo addosso”

Le dichiarazioni del nuovo tecnico della Salernitana, Stefano Colantuono, alla vigilia della sfida contro l’Empoli

Prosegue la marcia d’avvicinamento all’anticipo del nono turno di campionato in programma domani pomeriggio allo stadio Arechi, tra Salernitana ed Empoli. Intervenuto nella consueta conferenza stampa pre-gara, il mister Stefano Colantuono, che questa mattina ha incontrato per la prima volta – dopo il ritorno a Salerno – i giornalisti, ha presentato l’impegno che domani attenderà i suoi.

“Scelta semplice. Torno in serie A, categoria che conosco bene e che ha un fascino particolare. Sono molto legato a Salerno, pur essendo rimasto appena un anno. Ho instaurato un rapporto importante con la piazza, ho tanti amici e la città è bella. E’ venuto facile dire sì alla Salernitana. Mi ha chiamato la proprietà, ho sentito sia Marchetti, sia Fabiani”. 

Inevitabile la parentesi relativa ai tanti infortunati: Si sono aggiunte altre defezioni a quelle preesistenti, mi avrebbe fatto piacere scegliere su una rosa più numerosa. Ma non abbiamo tempo e voglia di piangerci addosso, mi dispiace molto ma dobbiamo disputare una buona partita perchè bisogna vincere. In alcuni casi ci sono stati infortuni inaspettati, proprio per questo dovrò attendere domani per sciogliere le riserve. Le idee sono chiare, ma mi prendo altre 24 ore sfruttando al massimo il tempo a disposizione. Coulibaly ha un problema al tendine, non è un guaio muscolare. E’ vero, abbiamo tante defezioni. Per Ruggeri non è una ricaduta, ma un problema muscolare in una zona totalmente diversa. Ci rifletteremo, è ovvio, vedremo se possiamo cambiare qualcosa ma il mio unico pensiero è rivolto al campo”.

Sull’importanza dei prossimi impegni che attenderanno la Salernitana: “Mi sembra un po’ riduttivo questo discorso, ma è chiaro che sono gare importanti. Le mie motivazioni sono altissime, sapete tutti perchè andai via. La squadra è dispiaciuta, a tal proposito apro una parentesi per salutare con stima e affetto mister Castori. Nel calcio ho pochi amici, Fabrizio è uno di quelli. Da 30 anni siamo legati e ci vogliamo bene, è come un fratello e mi dispiace tanto. Non sono parole di circostanza, ci tenevo a dire queste parole. Tornando al campo, il cambio di mister è una sconfitta per tutti. Molti giocatori erano legati a Fabrizio, ma il calcio è questo. Lui ha scritto una pagina indelebile della storia calcistica della Salernitana, io lo invidio. Ha lasciato una traccia, mi auguro di poter fare altrettanto conquistando la salvezza”.

Chiosa finale sul momento vissuto dalla squadra: “Capita di stare fermi, ma conosco bene il campionato. Il gap tra prime e ultime si è evidenziato, la Salernitana sa bene quello che deve fare. L’importante è rimanere attaccati al gruppo senza perdere la bussola, da gennaio in poi può essere davvero un altro campionato. E non mi riferisco al mercato”.

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