Salernitana con il fiato sospeso: attese per oggi due offerte

Venerdì scadono i termini per presentare un preliminare di vendita. In giornata dovrebbero arrivare sul tavolo dei trustee la proposta del gruppo di imprenditori che fa capo a Cerruti e quella del fondo lussemburghese con Di Silvio

E. Esposito – R. Guerriero

29 dicembre – Milano

La giornata di oggi potrebbe essere quella della svolta. O almeno è quello che sperano fortemente i tifosi della Salernitana. Mancano appena tre giorni alla scadenza dei termini per presentare una proposta d’acquisto rispondente ai (severi) criteri decisi dai trust (Melior Trust e Widar Trust) per la vendita o per un’offerta irrevocabile dotata delle necessarie garanzie. La prima ipotesi, visto che il tempo stringe, appare quasi impossibile. Si punta dunque sulla seconda che, a fronte di un atto notarile, porterebbe a una proroga di 45 giorni per finalizzare tutte le operazioni burocratiche necessarie per il passaggio di consegne. Tutto si dovrà decidere entro la mezzanotte del 31 dicembre, un tempo davvero minimo se consideriamo che in ballo c’è il destino di un club nato oltre cent’anni fa e che porta con sé l’anima calcistica di un’intera città. Che ora vive in apnea.

Due cordate

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Ma, come dicevamo, oggi potrebbero arrivare importanti novità. Sono attese infatti sul tavolo dei trustee che stanno trattando la cessione del club due offerte sufficientemente “coperte”. A Roma, nello studio del notaio Paolo Martino, ancora ieri gli imprenditori sollecitati da Domenico Cerruti (alcuni da remoto) hanno lavorato con l’avvocato Simone Ferrara per trovare la quadra e lanciarsi in quest’importante investimento calcistico. Tra loro anche Francesco Agnello, napoletano di Torre Annunziata che con la sua azienda opera nel settore della distribuzione delle acque. In serata mancavano ancora alcuni elementi e il gruppo si è dato appuntamento per questa mattina: l’intenzione è quella di chiudere, andare in banca e in giornata fare avere tutta la documentazione ai trustee. Ancora più avviata appare l’offerta su cui sta lavorando Console&Partners per conto del fondo lussemburghese Toro Capital e dell’imprenditore Francesco Di Silvio. Il piano per rilevare la Salernitana (con annessi documenti) sarebbe già ben definito, le garanzie bancarie ottenute e in mattinata il tutto sarà inviato a Susanna Isgrò e Paolo Bertoli. Certo, una proposta dallo stesso gruppo era arrivata ad inizio dicembre ma non era stata ritenuta consona. Questa volta sono convinti di avere in mano le carte giuste per vincere la partita, tanto che si parla anche di un’offerta economicamente “molto importante” (pare vicina ai 40 milioni).

Alta tensione

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Resta il fatto che l’arrivo di due proposte non equivalga alla salvezza del club. Tutto ciò che riceveranno i trustee dovrà infatti essere attentamente valutato, garantendo i requisiti minimi necessari all’acquisto, che vanno dalla più totale indipendenza dalla vecchia proprietà di Lotito e Mezzaroma al versamento immediato del 5% della cifra pattuita. Solo se i controlli daranno esito positivo, la documentazione verrà girata alla Figc. Di certo si sa che a ieri sera in via Allegri non era arrivata alcuna offerta concreta. I tempi tecnici perché l’operazione vada in porto ancora ci sono, anche se ogni minuto ormai sembra diventato decisivo. Se non ci si dovesse riuscire, la Salernitana e i suoi tifosi dovranno assistere impotenti alla revoca dell’affiliazione per aver violato il divieto di doppia proprietà nella stessa categoria calcistica, così come previsto nell’articolo 16 bis delle Noif. L’effetto sarebbe l’esclusione immediata dal calcio professionistico per i granata e una Serie A a 19 squadre con il congelamento dei punti ottenuti dai club che l’hanno affrontata. È evidente che tutti, non solo a Salerno, si stiano augurando un finale diverso, come ha ribadito da Dubai anche il presidente della Figc Gravina: “Ci deve essere speranza, vorrei essere ottimista. Una piazza così importante merita di continuare la sua strada, con la dignità che appartiene alla città di Salerno”.

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