Salernitana: Candreva a caccia di bonus, Vilhena può fare bene

La difesa, portiere compreso, non convince, ma l’ex centrocampista della Samp, appena arrivato, può regalare gioie

“L’ottimismo è il sale della vita”, diceva il poeta, ma Domenico Iervolino, da otto mesi presidente della Salernitana, deve aver esagerato nelle dosi quando ha stilato i piani di mercato. Da Cavani a Mertens, il patron si è lasciato andare a nomi (promesse) un po’ troppo impegnativi per un club che non è (ancora) ai livelli dell’Atalanta, dove lui conta di arrivare in tempi brevi. All’inseguimento di sogni di mezza estate si è perso tempo, e oggi i granata sono ancora un cantiere aperto, in cui polvere e calcinacci sono di gran lunga più abbondanti dei muri portanti. Gli ultimi giorni, però, hanno fatto registrare “colpi” importanti: Candreva, Vilhena e Maggiore tappano la falla più grossa, quella della qualità. L’arrivo dell’ex Samp e della mezzala olandese fanno pensare anche a un cambio di modulo, dal 3-5-2 al 4-3-3 o al 4-2-3-1 che Nicola lo scorso anno provò a impostare all’inizio della sua esperienza sulla panchina granata. Coi nuovi innesti, e con Mazzocchi e Bradaric sugli esterni, il centrocampo pare il reparto migliore. La difesa (Lovato, ottimo acquisto, è infortunato) rimane il punto debole: Fazio e Radovanovic sono esperti ma chilometrati, Gyomber è un mastino con limiti tecnici, è da valutare l’impatto di Bronn, in arrivo dal Metz. In attacco è arrivato Botheim, autore di 3 gol alla Roma in Conference League, che sarà affiancato in alternativa a Bonazzoli, Valencia e un possibile nuovo acquisto. Infine, la variabile Ribéry: grande carisma e generosità, piedi di altra categoria, ma efficacia ridotta causa l’età.

chi prendere

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Candreva nell’ultima stagione alla Samp, 7 gol e 10 assist. A 35 anni cavalca ancora come ai bei tempi sulla destra, anche se Nicola nel 3-5-2 non può chiedergli di fare tutta la fascia. Possibile quindi o un cambio di modulo o un impiego da mezzala o trequartista. Vilhena dieci anni fa era nella lista dei 50 giovani più promettenti d’Europa. Ne è passato di tempo, ma le qualità tecniche restano le stesse: mezzala di palleggio e inserimento, sulla carta il sostituto di Ederson. Botheim, con Candreva e Vilhena alle spalle, rifornimenti garantiti. Il resto ce lo mette lui: fisico, velocità e piedi più che discreti.

chi evitare

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Sepe, a proteggerlo non ha propriamente la Muraglia cinese. Fazio, l’esperienza è da Oscar, la mobilità è invece assai ridotta. L’anno scorso iniziò con una serie di svarioni orripilanti, poi si riprese. Radovanovic da centrale difensivo ogni tanto si lascia scappare l’uomo, non è velocissimo e quindi, come Fazio, spesso è costretto a fermare l’avversario che gli scappa via rischiando il “giallo”.

scommesse

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Lovato, esploso con Juric a Verona, l’anno scorso qualche amnesia e infortunio di troppo nel Cagliari, adesso di nuovo out per un po’. Ma è difensore applicato e sufficientemente tecnico. Botheim in Coppa Italia contro il Parma, in una serata senza palloni giocabili, è stato uno degli ultimi ad arrendersi. Insomma, la “cazzimma” c’è, e ha già dimostrato di saper attaccare la profondità con la stessa efficacia con cui si muove negli spazi stretti. Bradaric ha un piede educato, grande corsa e cross calibrati al punto da trasformarsi in potenziali assist.

Formazione tipo (3-5-2)

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Sepe; Lovato, Fazio, Pirola; Candreva, L.Coulibaly, Bohinen, Vilhena, Bradaric; Botheim, Bonazzoli.

Punizioni

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Candreva, Mazzocchi, Bradaric

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