Saelemaekers terzino, Leao da “10”: tutti gli esperimenti di Pioli, tra successi e flop

Il tecnico rossonero ha dovuto più volte far fronte alle emergenze cambiando ruolo ai giocatori: Calabria a centrocampo e Castillejo falso nove i due casi più eclatanti

Mister Wolf Pioli: risolve problemi e a volte cambia ruoli. È successo a Firenze, alla Lazio, al Chievo e ora pure al Milan, perché una delle specialità del “normal one” è quella di sperimentare. L’ultima “novità” – virgolette d’obbligo in quanto ci aveva già giocato – è stata spostare Saelemaekers terzino destro. Lui che aveva sempre giocato esterno alto. Certo, qualche partita in difesa se l’era già fatta, dalle giovanili del Belgio all’Anderlecht, ma con Pioli è arrivata la prima chance da titolare. Esperimento tutt’altro che vincente però: fuori dopo 45’ con un giallo sul groppone, messo in difficoltà dagli assoli del giovane Damsgaard.

Copertura

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Chi oltre ad Alexis? Uno dei primi a cambiare è stato Calabria, schierato mediano in Milan-Juve per necessità. Out Krunic, Bennacer e Tonali, in mezzo gioca Davide. Lui, il terzino alla miglior annata in carriera per continuità e prestazioni. L’esperimentoriesce a metà: Calabria segna, i rossoneri perdono 3-1. Davide aveva già ricoperto quel ruolo in altre 4 occasioni, tant’è che viene riproposto in mezzo anche in Coppa Italia contro il Torino. Vittoria ai rigori. L’altro guizzo riporta a Pierre Kalulu, terzino ventenne arrivato a parametro zero dal Lione. Anche qui, il francese cambia per necessità: contro lo Sparta Praga, a dicembre, Gabbia e Kjaer sono infortunati, così Pioli lo schiera al centro accanto a Romagnoli: 1-0 e clean sheet. Il capitano dirà che “ha forza fisica e personalità”. Da quel giorno ha giocato più partite da centrale che da terzino: 9 contro 6, con un gol al Genoa. Sia lodata la trasferta a Piazza Venceslao.

Trequarti

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Lì davanti ha schierato tre giocatori in altri ruoli: Castillejo, Leao e Brahim Diaz. Il primo una sola volta, falso nove in Milan-United 0-1. In carriera l’aveva già fatto in altre due occasioni, una di queste con Gattuso andando pure in gol (Sassuolo-Milan 1-4 del 2018); il portoghese, invece, è stato schierato tre volte come numero 10: Crotone, Inter e Bologna (un assist, due vittorie e una sconfitta). “Mi è piaciuto”. Come Brahim Diaz, fantasista schierato a sinistra contro la Viola: gol e tre punti. L’aveva già fatto altre 6 partite, dove sono arrivati due gol. Per Pioli resta un trequartista, ma lo spagnolo non ha sfigurato altrove. Anzi.

Da Roma a Firenze

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Non solo Duomo, cambi anche all’Arena, al Colosseo e a Ponte Vecchio. Al Chievo, stagione 2010-2011, Pioli schierò per la prima volta Constant come terzino sinistro, ruolo che ricoprirà pure in futuro. “Debutto” in Milan-Chievo 3-1, poi altre 3 partite. In rossonero e al Genoa giocherà quasi sempre lì. Lui che vinse il Mondiale U17 del 2004 con Nasri, Ben Arfa, Menez e Benzema. Metamorfosi pioliana. E Roma? Oltre a qualche partita con Lulic mezz’ala (arrivò a Roma terzino), Pioli fu il primo a dare fiducia a Keita come seconda punta/attaccante centrale con continuità, dopo alcune gare giocate con Reja nella stessa posizione. Nel 2015, in quel Lazio-Bayer valido per i preliminari di Champions, “Keitinho” segnò il gol vittoria giocando come 9. Un’illusione prima del k.o. in Germania (3-0). Con Inzaghi arriverà a 16 reti in Serie A. A Firenze altri piccoli cambi: Thereau esterno sinistro e Benassi esterno destro, ma solo per poche partite.

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