L’operazione di Alexis Saelemaekers, oggi ad Anversa, è perfettamente riuscita. Lo ha fatto sapere la Roma attraverso un comunicato: “Alexis Saelemaekers è stato sottoposto a intervento chirurgico per la frattura del malleolo mediale. L’intervento si è concluso con successo e il calciatore inizierà nei prossimi giorni la fase riabilitativa. Ti aspettiamo, Alexis!“. Il belga si è operato ad Anversa in tarda mattinata, resterà lì per qualche giorno seguito da un suo fisioterapista di fiducia poi tornerà nella capitale. L’obiettivo è quello di riaverlo in campo tra sei massimo otto settimane. L’operazione agevola la ripresa e in questo senso Saelemaekers ha seguito l’esempio di Totti (2006) e non Wijnaldum (2022) tanto per citare due precedenti in casa Roma.
Saelemaekers, come sta e i precedenti Totti e Wijnaldum
In che senso? Facile. Quando Totti, febbraio 2006, si ruppe la caviglia (in sintesi) e dovette mettere una vite che porta ancora oggi scelse di operarsi subito a Villa Stuart, la sera stessa dell’infortunio. Voleva giocare il Mondiale, tre mesi dopo era in campo, cinque mesi dopo alzava a Berlino la coppa del Mondo. Wijnaldum, sedici anni dopo, scelse invece la terapia conservativa. È vero che operarsi è più invasivo, soprattutto quando si tratta di inserire viti, ma consente di dimezzare i tempi. Non a caso l’olandese, che si fece male a fine agosto, tornò in campo solo a febbraio inoltrato. Saelemaekers, dopo qualche ora di riflessione con Roma, Milan (che ne detiene il cartellino) e Belgio ha scelto l’intervento anche perché l’operazione non era né lunga né complicata. Tra l’altro il ragazzo da sempre convive con fastidi alle caviglie: a Bologna, per due volte, si è fermato per traumi e distorsioni, ma era la sinistra. Stavolta la destra. Nella sfortuna, però, (innegabile) a lui e alla Roma poteva andare molto peggio.
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