Sabatini, una vita nel pallone. Lo scopritore di talenti sale in cattedra

Domattina alle 10 si racconterà all’Anteo (ingresso gratuito), spaziando dai suoi tanti successi come talent-scout ai rimpianti, come l’Inter e lo scudetto mancato con la Roma

Classe 1955 ma soprattutto… infinita nel vedere talenti calcistici: Walter Sabatini é il cosiddetto talent-scout, amante tanto di Gabriel Garcia Marquez e Pasolini quanto della giocata geniale, imprevedibile, unica. Sara’ protagonista domattina alla Milano Football week (ore 10 all’Anteo, ingresso gratuito) In attesa di rimettersi a cercare miracoli dopo quello edificato a Salerno due stagioni fa, Sabatini ha sempre dedicato la carriera al calcio: prima da centrocampista (Perugia, Varese, Roma e Vicenza fra le altre) e poi da scopritore-dirigente o direttore sportivo e tecnico, 24 ore su 24, sempre alla ricerca del colpo che incendiasse la fantasia di squadra e tifosi. Da Salah (alla Roma) a Pastore (Palermo), da Ilicic e Kolarov, ad Alisson, Marquinos, Pjanic, Ederson o Arnautovic (riportato in Italia dalla Cina), Sabatini ha scoperto, rilanciato e regalato ai propri club intuizioni che poi si sono trasformate in cessioni vantaggiose e valorizzazioni. Dopo una brevissima carriera da allenatore, Walter ha cominciato da dirigente con la Lazio per poi lavorare con Triestina, Arezzo, Perugia, ancora Lazio, Palermo, Roma, Inter (“Il mio più grande rimpianto, come non aver vinto lo scudetto con la Roma”), Sampdoria, Bologna e Salernitana.

Precedente Juric: “Verona, ti voglio bene. Ma abbiamo bisogno di punti” Successivo Candreva fa esultare la Salernitana: è salvezza! Atalanta, addio alla Champions?