Sabatini: “Questo Torino è già da Europa”

Procede per vibrazioni e poi le verbalizza, è aperto e fin vulnerabile ai sentimenti che contiene in uno spazio interno complesso e profondo. E questo lato preminente di Walter Sabatini emerge nel momento in cui, conclusa l’intervista, richiama per chiedere di poter aggiungere un concetto. […]

Walter Sabatini, sabato prossimo la sua Salernitana riprenderà la faticosa corsa verso la salvezza: cosa vi serve per provare a raggiungere un obiettivo che rappresenterebbe un mezzo miracolo sportivo?

«Innanzitutto fede, fede nelle nostre possibilità e nelle nostre qualità. Serve un impegno, una tensione massima nel tirare fuori tutto quanto abbiamo. Che non è poco».

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Che Toro prevede di incontrare, sabato?

«Per gioco e qualità della rosa, a un certo punto della stagione a Torino si era riacceso un entusiasmo importante. Poi è arrivata qualche partita scialba, come l’ultima disputata a Genova. Ora mi aspetto una reazione, e sciaguratamente contro di noi i granata saranno massimamente agguerriti».

Cosa manca al Toro per compiere il passo che lo possa allineare alle prime sette, otto della classifica?

«Per me è già una squadra da primi sei posti, la rosa è valida per l’immediato e per il futuro. Ci sono tutti i presupposti per una pronta scalata: fin dalla prossima stagione».

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Belotti ha saputo stendere un ponte con un passato leggendario?

 «Sì, ci è riuscito interpretando il ruolo di centravanti con una generosità unica. Quando lavoravo a Bologna era entrato nel nostro spogliatoio per salutare Mihajlovic e io gli dissi: “Andrea, ma tu dove vai con ‘ste cosce?”. Era evidentemente un complimento: il Gallo restituiva una sensazione di potenza anche stando seduto a conversare con Sinisa. Belotti è straripante, è uno che in campo dà anche più di quanto abbia in dote».

Bene prosegua col Toro o prenda un’altra direzione?

«La società è opportuno pensi a prendere un sostituto. Penso sia il momento giusto perché vada via: la storia va terminata prima che rischi di svilire, e adesso la storia che lega la maglia granata al Gallo è bellissima. Esca di scena da trionfatore, tra gli applausi di quella che resterà la sua gente».

Milik sarebbe un colpo adeguato, per il post Belotti?

«Non so che margine di manovra abbia il Toro per chiudere l’operazione, ma di certo Milik è un giocatore forte».

Tutta l’intervista sull’edizione di Tuttosport

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