Rummenigge: “Bayern forte, ma per l’Inter c’è speranza”

L’ex campione di Inter e Bayern ha analizzato la sfida di domani sera e il girone di Champions pescato dai nerazzurri

Andrea Della Sala

6 settembre

L’ex campione di Inter e Bayern Rummenigge ha analizzato la sfida di domani sera e il girone di Champions pescato dai nerazzurri

La Champions riparte con le big inglesi, il Psg e il Bayern alla caccia del Real?

«City e Liverpool hanno fatto grandi acquisti, ma sono forti anche il Chelsea e il Tottenham. Il Psg resta… il Psg e poi c’è il Bayern che era partito bene, ma che ha pareggiato le ultime due partite di campionato».

E’ un messaggio di speranza per l’Inter?

«Il Bayern è forte e ha otto attaccanti velocissimi. Credo che nessuno in Europa abbia un reparto con tanti giocatosi così rapidi. E poi è abituato a giocare il group stage: negli ultimi anni ha vinto quasi tutti gli incontri della prima fase».

Speranze nerazzurre annullate dalle ultime sue parole…

«Ma no… E’ la prima gara del girone e nessuno vorrà perdere. Mi aspetto un incontro aperto perché anche l’Inter è una bella squadra».

Nel derby di sabato non ha fatto bene e ha perso.

«Purtroppo ho visto. La reazione però poi c’è stata e, se il Milan non avesse avuto Maignan, sarebbe finita 3-3».

Inter-Bayern sarà il match dei grandi bomber… assenti: Lukaku è ko, Lewandowski è partito in estate.

«Inizio da Lukaku, un’operazione molto intelligente da parte del mio amico Beppe (Marotta, ndr): lo ha venduto nel 2021 per 115 milioni e lo ha ripreso in prestito 12 mesi più tardi. Lukaku con l’Inter ha già vinto lo scudetto e farà bene. Lewandowski voleva provare una nuova avventura professionale ed è stato accontentato. Adesso la squadra gioca diversamente e, non avendo più il classico numero 9 da 40-50 gol a stagione, schiera quattro elementi molto rapidi e in grado di far male».

Bayern, Barcellona, Inter e Viktoria Plzeň: è questo il girone di ferro?

«Senza dubbio. L’Inter non è stata fortunata, ma non lo sono state neppure il Bayern e il Barcellona: dall’urna delle terze hanno pescato la più forte».

Che gara prevede domani sera a San Siro?

«Meno “scritta” di quello che potete pensare. Il Bayern alla seconda giornata avrà il Barcellona in casa e non può permettersi di iniziare con una sconfitta. L’Inter ha i mezzi per disputare una sfida intelligente e per fare risultato: non sarà quella vista contro la Lazio e il Milan. In Champions è tutto diverso».

Nagelsmann chi deve temere?

«Io ho una predilezione per Lautaro Martinez, un attaccante dai grandi colpi che, ritrovando Lukaku, renderà ancora di più».

Domani sera il suo cuore sarà diviso a metà oppure…

«Ho vissuto un periodo eccezionale in Italia e quella all’Inter è stata un’esperienza fantastica. Al club voglio ancora bene, ma per la mia storia da calciatore e da dirigente il Bayern è stato qualcosa di straordinario e inimitabile. Non faccio un pronostico su domani sera, ma sono convinto che i nerazzurri e i bavaresi passeranno agli ottavi, con il Barcellona terzo nel girone».

Capitolo scudetto: iniziamo dalla passata stagione e da quanto l’ha sorpresa la vittoria degli uomini di Pioli?

«L’Inter ha attraversato un periodo, tra febbraio e marzo, in cui ha pareggiato tanto: sarebbero bastate una o due vittorie in più per cambiare volto alla classifica e allo sprint finale. Il Milan ha conquistato il titolo un po’ a sorpresa, ma dopo trentotto giornate non vinci per caso: il tricolore se lo è meritato e Pioli è stato bravissimo».

Nel 2022-23 vede ancora un testa a testa tra le milanesi?

«Prima di tutto mi fa piacere che Inter e Milan siano tornate in cima al calcio italiano: per anni, quando la Juventus dominava, il campionato era meno interessante. Mi aspetto una Serie A imprevedibile nella quale oltre alle milanesi, anche la Juve, il Napoli e la Roma di Mourinho potranno dire la loro. La sconfitta di Udine non ridimensiona i giallorossi, idem il pareggio dei bianconeri a Firenze. Io spero che vinca l’Inter, ma non sarà facile».

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