Rossi: “Latina e quel tiro a giro, così a Sassuolo capimmo Pellegrini”

L’ex d.s. del Sassuolo e il ritorno al Mapei Stadium di Lorenzo con la maglia della Roma: “Si vedeva che qui era di passaggio, che aveva i numeri . E pensare che…”

Il 17 marzo 2015 la Roma superava per 2-1 il Manchester City. Vittoria di prestigio, anche se era la Primavera e quella era la Youth League e non la Champions. Quella partita si giocò a Latina e quel giorno il 2-0 lo segnò un magnifico Lorenzo Pellegrini con un tiro a giro da venti metri. Sugli spalti, a vederlo, c’era un po’ tutto il board del Sassuolo: Angelozzi, Bonato e Giovanni Rossi, all’epoca d.s. neroverde. Esattamente come ora, dopo la parentesi al Cagliari. E a ripensare a quel giorno, a Rossi oggi pomeriggio verrà anche un po’ di nostalgia quando vedrà Pellegrini calciare ancora il terreno del Mapei Stadium da avversario. Non è la prima volta che accade e molto probabilmente non sarà neanche l’ultima. Ma ogni volta i pensieri volano proprio lì, a quando Lorenzo sbarcò al Sassuolo. Rossi, a portare Pellegrini al Sassuolo fu proprio lei. “Quella partita di Latina la ricordo bene, ma con Lorenzo eravamo già in contatto, lo seguivamo da un po’. E avevamo già capito che era un ragazzo molto più maturo della sua età, dei suoi coetanei. Sapeva bene ciò che voleva e aveva capito che il Sassuolo poteva essere un primo step importante per il suo futuro. Diciamo che in quel momento eravamo perfetti l’uno per l’altro”.

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