Ronaldo vede ancora bianconero, con Allegri più gol in Champions

Nel suo primo anno in Italia CR7 chiuse con 28 marcature in 43 partite, cifre inferiori a quelle dell’ultimo biennio. Ma in quella stagione in Europa fece registrare 6 reti (in 9 presenze) rispetto ai 4 delle ultime due stagioni

Nella stagione meno esagerata di Cristiano Ronaldo da quando è alla Juventus in tema di realizzazioni, c’è un dato che emerge e potrebbe dare un indirizzo più preciso alla sua collocazione nell’Allegri bis. Nell’ultima stagione con Pirlo il portoghese ha chiuso a quota 36 reti totali (in 44 presenze), una in meno rispetto all’annata precedente trascorsa sotto la guida di Sarri (in 46 gare giocate). Numeri di gran lunga superiori rispetto ai primi dati raccolti nel suo primo anno in Italia, quando chiuse con 28 marcature in 43 partite. In quella stagione con Max, però, CR7 fece registrare il maggior numero di gol in Champions League: 6 (in 9 presenze) rispetto ai 4 delle ultime due stagioni (rispettivamente in 6 presenze con Pirlo e in 8 con Sarri).

VALORE AGGIUNTO

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Il ruolo di Cristiano, in caso di permanenza sotto la Mole, dovrà essere determinante soprattutto nelle serate clou della stagione, quelle della Champions: di fatto la competizione che il portoghese ama di più e per la quale si prepara con maggiore dedizione con l’intento di fare sempre la differenza. Allegri è solito cambiare spesso la sua squadra nel corso della stagione, a Ronaldo potrebbe concedere una maggiore libertà d’espressione proprio negli appuntamenti di metà settimana. Con un valore aggiunto: la conferma di Morata, voluta fortemente dal tecnico livornese, mette al riparo da ogni problematica relativa all’equilibrio grazie allo spirito di sacrificio dello spagnolo; mentre per Dybala si appronterebbe un piano tattico di convivenza con il portoghese al fine di far rendere al meglio entrambi.

DECISIONE

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Ronaldo riflette, e tiene le antenne dritte. Le ultime parole di Pavel Nedved sono state musica per le sue orecchie: “Dovremo mantenere disciplina e tanto lavoro che sono nel DNA della Juve al fine di continuare a vincere titoli, questa società è fatta per questo”. Sa bene che il rendimento della Signora in Champions League – una competizione fortemente imprevedibile – potrebbe dipendere soprattutto dalle sue giocate (e dai suoi gol), ma anche che con Allegri la Juve ha raggiunto due volte la finale in tempi non sospetti, senza alcun favore dei pronostici. Tutto torna, adesso, per la decisione finale.

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