Roma, Wijnaldum è un caso: il recupero procede lento. Quando può tornare

ROMA – Dodici minuti in campo, poi la doccia gelata e il pesante infortunio. Gini Wijnaldum è stato il desiderio del mercato estivo giallorosso, poi il grande rimpianto di questa prima parte di stagione. La Roma lo aspetta, Mourinho ogni volta che può sottolinea la sua assenza. Il tecnico non è stato però ottimista circa il suo rientro nella prima sfida di gennaio contro il Bologna, e nel post derby tra il naturale nervosismo per la sconfitta e la frustrazione per i tanti infortuni si è lasciato andare in un commento che ha spaventato i tifosi: «Dobbiamo recuperare gli infortunati, ma non so se Wijnaldum lo avremo subito a disposizione, alla ripresa, nel 2023». Il sogno di rivederlo immediatamente il 4 gennaio potrebbe essere infranto da una riabilitazione che sì procede bene ma che ha avuto tempi decisamente più lunghi per la volontà del centrocampista di non operarsi alla tibia fratturara il 21 agosto in allenamento ma di optare per la terapia conservativa. Quattro mesi di stop quindi, e tempi di recupero non certi ma che vengono valutati solamente dopo le visite di controllo a cui viene sottoposto il ragazzo nei vari step che sta seguendo.

Il recupero di Wijnaldum: obiettivo febbraio 

Lo scorso 7 ottobre Wijnaldum ha tolto il gesso e dopo i mesi trascorsi con la sua famiglia a Rotterdam è tornato in Italia per lavorare con lo staff medico giallorosso (che ha comunque sempre supervisionato il lavoro svolto all’estero). Così Gini (anche domenica in tribuna nel derby) sta proseguendo il suo programma di recupero al Fulvio Bernardini, senza forzare i carichi di lavoro ma, anzi, procedendo in maniera cauta su ogni esercizio che esegue quotidianamente. Tanto lavoro in palestra e nella piscina coperta di Trigoria, seguito in maniera scrupolosa da un preparatore e un fisioterapista: considerando lo stop per il Mondiale, Wijnaldum avrà un mese e mezzo per lavorare senza avere la pressione di perdere ulteriori partite. Il quarto mese di recupero scadrà alla fine di dicembre, a quel punto il centrocampista comincerà gradualmente a rientrare in campo, prima individualmente e poi con la squadra. Avrà bisogno di ritrovare la migliore forma atletica prima di poter giocare un match ufficiale. Un rientro graduale in un gennaio ricco di partite (6) e di big match contro Milan, Fiorentina e Napoli. Ecco perché il rientro definitivo potrebbe slittare ulteriormente: per vedere Wijnaldum totalmente a disposizione della Roma probabilmente bisognerà aspettare febbraio, nei match casalinghi contro Empoli, Lecce o Verona. Mourinho aspetta, e spera.

Roma, la ripresa dopo il derby: Mourinho consola la squadra

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